Il congresso straordinario provinciale per l’unificazione della Uilta con la Uilcem, celebrato ieri nella sala consiliare del Comune di Bronte, è stata l’occasione per la Uil di fare il punto della situazione sul comparto tessile a Bronte.
Il segretario provinciale di categoria di Catania e Siracusa, Salvino Luca ha lanciato un vero e proprio grido di allarme: «Negli anni 80 – ha affermato – a Bronte ben 32 aziende producevano continuamente capi per le grandi firme, garantendo lavoro e risorse. Oggi sono pochissime. Solo qualcuno riceve commesse in abbondanza, ma dei circa 1000 lavoratori solo in 150 oggi sono impiegati. Oltre a ciò per più di 500 lavoratrici sta per esaurirsi la cassa integrazione e presto rimarranno senza reddito».
«E‘ necessario cambiare rotta, con le nostre aziende che devono compiere lo sforzo di diventare protagonisti della produzione. A nulla sono servite le varia iniziative poste in essere dalla Provincia o da altre istituzioni».
Luca nella sua relazione però non si è solo soffermato alla crisi di commesse che, anche a causa della delocalizzazione del lavoro, sta penalizzando il distretto brontese, ma ha sottolineato come ancora oggi si verifichino condizioni di sfruttamento e di sotto salario.
Al congresso hanno partecipato numerose autorità. Presente il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta che ha augurato buon lavoro ai congressisti e l’imprenditore Silio Barbagallo. Con loro i componenti del comitato provinciale sindacale di Catania, Rosario Laurini segretario confederale, Franco Prezzavento, l’on. Gianfranco Vullo, una nutrita delegazione di rappresentanti della provincia di Siracusa, ed il segretario generale della Uil di Catania, Angelo Mattone.
Alla fine la votazione dei delegati al congresso nazionale. Sono risultati eletti Salvino Luca per Catania e Vito Palumbo per Siracusa.
Fonte “La Sicilia” del 13-01-2013
Abbiamo sempre criticato il sig. Franco Catania ……………ma era grazie a lui che il nostro paese era vivo economicamente, ora tutti licenziati e i nostri negozianti davanti la porta aspettando qualcuno che possa comprare qualcosa ,che tristezza.
Io mi rivolgo ai miei concittadini tutti, non molliamo uniamo le nostre forze e ricominciamo tutti insieme, noi siamo brontesi , siamo un popolo che non si è mai piegato. Forza sveglia sveglia