Se circa un mese fa si è solo sfiorato l’incidente diplomatico fra Randazzo e Maniace per la richiesta del Consiglio comunale di Randazzo di accorpare l’«Alberghiero» di Maniace, sede distaccata del Falcone di Giarre, all’istituto superiore «E. Medi» di Randazzo, oggi siamo in piena crisi. Il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, ha scritto una lettera al presidente Crocetta, all’assessore Scilabra, alle autorità scolastiche regionali e provinciali e alle autorità cittadine di Randazzo, a dir poco arrabbiata: «La richiesta randazzese – scrive il sindaco – è frutto di una decisione unilaterale, senza nemmeno sentire le parti interessate. E’ del tutto illogica e irrazionale, dettata da chissà quali interessi, che nulla hanno a che vedere con l’offerta formativa per i giovani maniacesi, che delegano ai propri rappresentanti le scelte, non alle minoranze di un altro Comune. Invece alcuni consiglieri di Randazzo hanno la pretesa di arrogarsi il diritto di decidere su questioni non di loro competenza. Per noi si tratta di un decisione sconsiderata e fuori da ogni logica». Il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, non ha ancora ricevuto la missiva e, mostrandosi stupito, ci chiede di rileggere più volte alcuni passaggi prima di rispondere. Poi, afferma: «Avrei capito se a Maniace fosse stata sottratta qualcosa. Ma tutto sarebbe rimasto com’è e auguro al mio collega sindaco che mai venga soppressa qualcosa. Pensavamo di venire incontro ai maniacesi, ma se loro per risparmiare vogliono recarsi a Giarre, invece che a Randazzo, che lo facciano. Io però alla Conferenza provinciale di Catania devo proporre soluzioni logiche».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-05-2014