Sono ancora vivi i ricordi di Federico e samuele, due ragazzi pieni di vita. Tutta Randazzo ancora oggi non riesce a darsi pace solo a pensare che sono morti in un tragico incidente stradale. Eppure, è passato un anno. Un anno triste per i loro genitori, par i loro amici e per chi li conosceva. Ma anche un anno di rabbia, perché una viabilità più sicura e dei soccorsi più immediati avrebbero potuto mitigare la tragedia. E martedi, in occasione del primo anniversario dell’incidente, i genitori dei ragazzi hanno organizzato un corteo che si radunerà alle ore 9,30 nel piazzale antistante i supermercati, all’inizio della Statale 120 in direzione Linguaglossa, per poi muoversi fino al dosso in cui si è verificato l’incidente. Alle ore 11.30 seguirà nell’Istituto Superiore “Enrico Medi” di Randazzo, una conferenza dal titolo “Un grave fenomeno sempre in aumento: Le vittime sul ciglio della strada”. Parteciperanno Salvatore Capuano, responsabile dell’associazione italiana famiglie e vittime della strada, il maresciallo capo Roberto Caccamo, comandante della Stazione dei carabinieri di Randazzo e l’ispettore capo Santino Mangiò, comandante del Distaccamento di Polizia Stradale di Randazzo. L’incidente avvenne la sera del 26 febbraio dello scorso anno. Federico Astone di 19 anni e Samuele Parassiliti di 15 anni, viaggiavano su una Fiato Uno in direzione Randazzo, quando subito dopo il doso si scontrarono frontalmente con un Fiat Fiorino guidato da Michele Scuderi, 49 anni, di Mascali, che aveva azzardato un sorpasso. Anche lui morirà dopo qualche giorno, aggravando il bilancio della tragedia. Allora ilpaese rimase scosso. Si puntò il dito conto l’efficace dei soccorsi e la sicurezza della strada. Il sindaco Del Campo, presentò un esposto alla Procura della Repubblica. Forse le indagini sono ancora in corso, ma a distanza di un anno non si conosce l’esito.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 24-02-2013