Non è solo a Catania che i lavoratori dell’Aligrup stanno facendo sentire la loro voce ed il loro dissenso. Anche a Bronte, dove il “gruppo” aveva un grosso ipermercato all’interno del centro commerciale “Le Drupe”, hanno deciso di protestare e rendere pubblico il loro disagio. Senza stipendio da ben 6 mesi e senza aver percepito i sussidi della cassa integrazione, promessi ma mai arrivati, infatti, ieri mattina un gruppo di lavoratori Aligrup di Bronte ieri è recato al Comune per chiedere un incontro con il sindaco, Pino Firrarello. Nel frattempo i lavoratori a noi hanno raccontato il loro disagio, le loro preoccupazioni per il futuro, che poi altro non sono che le preoccupazioni di un padre di famiglia che non sa come pagare la bolletta della luce di casa o anche il ticket di una prestazione sanitaria per i figli. Soprattutto però i lavoratori pongono domande precise. “Sappiamo – ci dice Davide Serravalle – che i soldi per pagare i nostri stipendi ci sono, ma sono stati bloccati dai giudici. Si trovano in 4 banche, ma non possono essere distribuiti. Noi – continua – siamo lavoratori, abbiamo famiglia e siamo vittime di questa situazione. Quado la Magistratura sequestra anche gli stipendi dovrebbe immedesimarsi e mettersi nei nostri panni. Cosa farebbero loro se per 6 mesi non dovessero ricevere loro lo stipendio?”. “Sono impiegato dall’Aligrup dal 1991 – ci dice Salvatore Longhitano – e da settembre non ci pagano. Non possiamo più far fronte ai nostri doveri, ai piccoli impegni dei nostri figli e lo Stato non ci aiuta. Speriamo di rimanere in salute altrimenti sarebbero guai”. “In 2 mesi ho ricevuto appena 240 euro – ci dice Barbara Saitta – e mio marito è disoccupato. Ditemi voi cosa devo fare. In verità, fino ad oggi, nessuno si è occupato veramente della nostra vicenda per questo noi chiediamo aiuto al nostro Sindaco, affinché, faccia quanto nelle sue possibilità per restituirci serenità”. Ed il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, incontrerà i lavoratori domenica mattina alle 10: “Per mesi – afferma Firrarello – abbiamo sperato che l’intera società ed i suoi lavoratori venissero rilevati da altri imprenditori. Non è successo. I lavoratori non possono continuare così. Se è nelle nostre possibile fare qualcosa è arrivato il momento di farla”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 02-03-2013