Chi si allontanava dal posto di lavoro senza registrare l’interruzione del servizio, chi invece timbrava il cartellino per uno o più colleghi assenti. Queste le accuse mosse a 14 dipendenti e contrattisti del Comune di Maletto denunciati per truffa ai danni dell’Ente. Gli avvisi sono stati notificati ai destinatari dai carabinieri. Tutto è cominciato 2 anni fa, quando carabinieri e guardia di finanza attuarono un’operazione congiunta in grande stile con l’obbiettivo di mettere in luce il fenomeno dell’assenteismo negli uffici comunali di Maletto. Per questo, all’insaputa di tutti, gli investigatori installarono diverse microcamere in vari ambienti dell’edificio comunale, puntando gli obbiettivi verso gli ingressi e soprattutto verso le macchinette dove si timbrano i cartellini. Quindi individuarono li assenteisti e li fotografarono, oltre a registrare la loro posizione con l’ausilio di sofisticati rilevatori satellitari. Tutto questo è durato circa 6 mesi, il tempo necessario cioè per raccogliere prove considerate schiaccianti. Le telecamere, infatti, hanno continuato a fornire preziose informazioni dal novembre 2010 all’aprile del 2011, permettendo agli investigatori di scoprire che c’erano dipendenti che entravano in Comune, timbravano il cartellino in entrata e poi, senza aver registrato l’uscita, si recavano in campagna a lavorare, accompagnavano i propri figli a scuola, andavano a fare la spesa o si recavano direttamente nella propria abitazione. E’ stata accertata, inoltre, la complicità di alcuni colleghi che si occupavano di strisciare il badge d’uscita di colleghi che non rientravano in ufficio. Fra i denunciati c’è chi ha accumulato appena 3 ore di assenza ingiustificate e chi, invece, si è assentato per diverse decine di ore, Inoltre 3 sono donne e 2 rivestono incarichi direttivi. Se consideriamo che a Maletto gli impiegati sono 69, compresi i 32 contrattisti, si può concludere che il 20% della forza lavoro si è assentata o senza giustificazione. “ Ci sono delle regole che vanno rispettate – dice il sindaco Pippo De Luca – Auguro agli indagati di poter dimostrare davanti al giudice la loro innocenza. Se così non fosse, mi dispiace: si tratta di truffa. Un plauso alle forze dell’Ordine: E’ un nostro obbligo morale adesso porre in essere tutti gli atti che la legge ci consente. Non sono esclusi provvedimenti disciplinari”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 15-03-2013