L’iter burocratico del Prg di Maniace rischia di subire un inatteso stop. A lanciare l’allarme è il sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio, che chiede alla Regione siciliana di legiferare al più presto affinché il Prg del suo Comune e quelli di tutta la Sicilia, che sono in fase di adozione, non rimangano bloccati da una norma nazionale entrata in vigore il 12 febbraio 2009. “Il nostro Prg – ci dice il sindaco – ha ottenuto già da tempo tutti i visti necessari per l’adozione da parte degli Enti competenti. A seguito delle dichiarazioni di incompatibilità della maggioranza del Consiglio comunale, abbiamo chiesto la nomina di un commissario che, dopo averci rassicurato sulla legittimità della documentazione presentata, ci ha comunicato che manca il Vas, ovvero la “Valutazione ambientale strategica” che quando abbiamo iniziato l’iter del Prg non ci era stata richiesta”. Il “Vas” è stata introdotta dalla Comunità europea attraverso una direttiva con l’intento di prevedere gli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente naturale. “Noi non contestiamo la norma e la sua ratio, – continua il sindaco – diciamo soltanto che rischia di far ricominciare un iter che dura da anni. Il mio Comune credendo nell’impulso che poteva dare il Prg si è indebitato per pagare i professionisti e completare le procedure. Adesso scopriamo di doverci ancora una volta affidare a tecnici per la redazione del “Vas” e sperare che non stravolga il Prg, altrimenti, sempre a spese nostre, si dovrà rivedere l’intero strumento urbanistico ed ottenere nuovamente tutti i visti, con un enorme dispendio di tempo e danaro che non abbiamo. Ho saputo informalmente che è allo studio della Regione una norma che consentirà ai Prg pronti per l’adozione di non tenere in considerazione dei Vas, ma ancora non si sa nulla”. Per Maniace un grave problema: “Si parla tanto di autonomia gestionale e fiscale – ci dice il sindaco – poi i Comuni non riescono neanche a programmare la gestione del territorio, subiscono imposizione dall’altro come accade con gli Ato e si vedono ridimensionare ogni anno sempre di più i trasferimenti. I piccoli Comuni sono al collasso, e se continua così non ci resta che consegnare le chiavi delle nostre comunità ai Governi Regionale e Centrale. Se il nostro Prg non dovesse essere approvato al più presto – ribadisce – il piano di sviluppo subirà ritardi e la mia comunità un danno economico di cui non saremo responsabili. Per questo – conclude il primo cittadino – chiedo che la Regioneintervenga, permettendo a noi ed a tutti i Comuni prossimi all’adozione del Prg di procedere con tranquillità”.
L’Ufficio Stampa