Si è conclusa la XVIII Sagra AFFLUENZA ED INCASSI DA RECORD ED UNA TORTA DI 170 CHILI Accompagnati da un deciso rullo di tamburi degli sbandieratori dei 4 rioni di Motta Sant’Anastasia, il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello e l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via hanno tagliato la grande torta al pistacchio, realizzata in tre giorni da Ignazio Faranda e Antonio Melari, abili pasticceri della Caffetteria Luca di Bronte, che hanno utilizzato ben 96 chili di verde pistacchio per una torta di 170 chilogrammi. Dopo il taglio, la torta è stata offerta ai tanti visitatori giunti anche dalla Calabria per rendere omaggio al Re pistacchio e ad una sagra che ha superato ogni più rosea previsione. Di certo le 300 mila presenze della scorsa edizione quest’anno nell’arco di tutti i 9 giorni di festa sono stati superati, con incassi record da parte degli oltre 100 espositori pronti a vendere di tutto, purché, ovviamente al pistacchio. “Una bellissima manifestazione – ha affermato il sindaco – che conclude l’altra sagra, quella della raccolta del pistacchio. A fine agosto, infatti, il paese si svuota e tutti si trasferiscono in campagna per poi raccogliere il pistacchio. Ringrazio i brontesi e gli ospiti. – conclude – Bronte ha dato il meglio possibile e tutto si è svolto in grande serenità”. NELLA SEZ. IMMAGINI- BRONTE LE FOTO DELLA SAGRA BY STAFF www.bronte118.it/
Alla cerimonia conclusiva numerosi gli ospiti: i sindaci di Motta Sant’Anastasia, Antonino Santagati e di Maletto, Pippo De Luca. Con loro, oltre all’assessore La Via, il presidente dell’assemblea dell’Associazione dei comuni Aldo Catania, gli assessori, numerosi consiglieri comunali e l’europarlamentare Giuseppe Castiglione: “Una sagra – dice quest’ultimo – che ha battuto il record di presenze, con la gente che ha dimostrato di voler vedere la nostra città ed il nostro ambiente. Qui del resto si sta approfondendo il concetto dello sviluppo rurale, oggi al centro delle politiche comunitarie che chiedono qualità dell’ambiente e valorizzazione delle tipicità. Ed il pistacchio è il frutto che caratterizza Bronte ed il suo territorio”. Dello stesso avviso anche l’assessore La Via: “Valorizzando il pistacchio, Bronte valorizza il territorio. In questo modo ci stiamo preparando all’apertura dei mercati, in quanto acquisiamo, attraverso la notorietà dei nostri prodotti, l’apprezzamento dei consumatori e fette di mercato che ci permettono di radicare la vendita del pistacchio di Bronte. Chi avrà avuto, infatti, la possibilità di assaggiare il verde pistacchio di Bronte, che tra poco otterrà la Dop, saprà apprezzarlo e riconoscerlo dagli altri pistacchi che si producono nel mondo”. In serata gli spettacoli si sono susseguiti, con la gente che ha gremito le piazze e la via Umberto fino a tarda sera, quando gli spettacolari fuochi d’artificio di Vaccalluzzo hanno chiuso i festeggiamenti. I brontesi, in attesa della prossima Sagra che ritornando all’antico molto probabilmente si svolgerà solo per quattro giorni, possono ora riprendere la tranquilla e vivibile vita di sempre. DA UFFICIO STAMPA ASS. DEI COMUNI