Sui Nebrodi continua a piovere e l’Enel è stata costretta ad aprire le paratie della diga Ancipa. A comunicarlo è stata la Prefettura di Catania che, opportunamente, ha inviato a tutti i Comuni interessati il fax ricevuto dall’Enel, facendo scattare a Bronte il piano di Protezione Civile. “Essendo la quota dell’acqua nella diga – si legge nel fax dell’Enel –vicina a quella massima di invaso e vista l’attuale fluenza e le condizioni meteorologiche, vi informiamo che avvieremo le manovre di alleggerimento del serbatoio scaricando dai 2 ai 5 metri cubi al secondo nel rispetto del piano di gestione della diga”. La città di Bronte è ancora scossa dall’esondazione del Simeto avvenuta la notte fra il 20 ed 21 gennaio scorso, quando una piena improvvisa in poche ore ha divorato terreni, agrumeti e vivai, allagato case e messo a rischio la vita di un settantenne, rimasto fra le acque per circa 5 ore, prima che i pompieri sommozzatori riuscissero a tirarlo fuori. Per questo per il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, aver ricevuto la comunicazione è la dimostrazione che la diga Ancipa non sarebbe esente da responsabilità per quanto accaduto a gennaio. “E’ la prima volta che ricevo una comunicazione simile – afferma Firrarello – e non capisco come mai il Comune viene avvertito solo oggi, dopo che si è verificata l’esondazione e dopo che abbiamo messo fortemente in dubbio l’efficacia delle misure di sicurezza adottate dalla diga ogni volta che apre le paratie. A mio avviso – continua – la mancanza di preavvisi in passato è la prova che chi gestisce la diga ha la sua bella fetta di responsabilità sui danni che la nostra agricoltura ha subito quella terribile notte di gennaio”. Intanto a Bronte la Protezione civile coordinata dal capo dell’Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo è in fase di allerta. Tutti i proprietari di terreni sulle sponde del Simeto e tutti gli allevatori che spesso sulle sponde del fiume fanno pascolare greggi ed armenti, sono stati avvertiti. Oltre a ciò la Polizia municipale ha incrementato la vigilanza lungo la provinciale che costeggia il fiume, con i contadini che guardano il cielo sperando che non arrivi un violento temporale.