Certo, affermare «e luce fu», richiamando il libro della Genesi per la contrada Sant’Andrea della frastagliata Maniace ci sembra esagerato, ma certamente il 2008 sarà per i circa 400 abitanti un anno storico. La Giunta municipale, guidata dal sindaco Salvatore Pinzone Vecchio, ha deciso di realizzare l’illuminazione pubblica nelle strade della contrada che ancora oggi la sera è completamente al buio perché priva di lampioni e lampade esterne. Per vedere qualcosa in strada all’esterno delle case fino ad oggi i residenti sono stati costretti a far da se, istallando lampadine esterne nelle proprie abitazioni e comunque evitando di uscire nelle serate d’inverno a piedi, ma muovendosi in auto. Una lacuna ingiustificata nel 2007 che il sindaco ha fatto il possibile per colmare. «Il problema – ci dice Pinzone Vecchio – è derivato dalla lontananza l’una dall’altra delle abitazioni e dell’intera contrada dal centro. Così fino ad oggi realizzare l’illuminazione pubblica con il sistema classico, ovvero attraverso i cavi elettrici è stato impossibile. Per risolvere il problema – continua – ed aggirare tutti gli ostacoli che negli anni si sono presentati abbiamo pensato alla tecnologia fotovoltaica che, sfruttano l’energia solare durante il giorno, accumula l’energia necessaria per l’illuminazione. Ci vorranno circa 200 mila euro – conclude il sindaco – che abbiamo recuperato accendendo un mutuo approvato con grande senso di responsabilità dal Consiglio comunale». «Non si poteva fare diversamente – aggiunge il presidente dell’assemblea consiliare Giuseppe Mancuso – Non era possibile lasciare ancora i residenti senza illuminazione pubblica. Maniace è un Comune giovane, dove molti servizi ancora mancano. Noi, nonostante le tantissime difficoltà, stiamo facendo il possibile per fornirli ai maniacesi. Ringrazio tutti i consiglieri per la collaborazione». Dopo l’approvazione della giunta si procederà alla pubblicazione del bando di gara per individuare la ditta che dovrà realizzare l’opera. «Non perderemo tempo – conclude il sindaco – ma la burocrazia impone dei tempi. Faremo il possibile però affinché con l’anno nuovo inizino anche questi lavori».
L. S. FONTE “LA SICILIA” del 14-10-2007