«Presidente, restituisca presto la gestione della raccolta dei rifiuti ai Comuni». E’ l’appello lanciato al neo presidente della Regione Rosario Crocetta dall’intero Cda della società Ato Joniambiente, presieduto dal presidente Francesco Rubbino e composto da Antonello Caruso e Giuseppe Cardillo: «Questo Cda in passato, – si legge nella lettera – forte dell’esperienza maturata, più volte alle Autorità regionali ha inutilmente suggerito di legiferare in direzione di una restituzione ai Comuni del servizio di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade. I fatti – continuano – dimostrano che non siamo stati ascoltati, nonostante la palese ed evidente difficoltà con cui hanno operato le gestioni sovracomunali. Oggi, confortati dalle dichiarazione che ha reso alla stampa, tendenti a sottolineare come gli Ato in Sicilia debbano essere aboliti, le chiediamo di anticipare il più possibile i tempi della modifica del decreto regionale che istituisce le Srr, affinché i Comuni possano riappropriarsi dell’onere di organizzare un servizio che investe non solo aspetti che riguardano il decoro urbano, ma anche la salute pubblica». Rubbino, Caruso e Cardillo spiegano anche il perché: «A nostro avviso, infatti, – si continua a leggere – il decreto di revisione delle Ato accorpate nelle Srr non migliorerà, ma peggiorerà il servizio. Le gestioni sovra comunali hanno tolto il grosso delle responsabilità ai Comuni che hanno posticipato in maniera cronica i pagamenti dei canoni alle Ato, accumulando debiti su debiti e di conseguenza interessi da pagare, provocando alle stesse Ato ed alle imprese diversi disagi, spesso causa di disservizi». Il Cda della Joniambiente suggerisce anche un proposta: «Le Ato dovrebbero diventare autorità d’ambito così come previsto dal codice ambiente anche per non disperdere le professionalità acquisite, ed i Comuni dovrebbero avere la responsabilità della pulizia delle strade, di ritirare i rifiuti e di far effettuare la raccolta differenziata. Alla Provincia il compito di realizzare e gestire i servizi sovracomunali come le discariche, gli impianti della frazione secca, di compostaggio, oltre a favorire la realizzazione di impianti per il riutilizzo dei rifiuti differenziati. Infine la Regione – concludono – dovrebbe costruire i termovalorizzatori e monitorare il servizio».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 09-11-2012