Un ragazzo di 21 anni si trova ricoverato in ospedale in prognosi riservata e un suo coetaneo in carcere alla fine di una rissa scoppiata per colpa di una contravvenzione. Si, una banale contravvenzione di appena 56 euro è stata causa di uno sconsiderato e ingiustificato atto di violenza che per poco non si è trasformato in tragedia. I 2 giovani, entrambi di Randazzo, infatti, ieri l’altro, più o meno a mezzogiorno, si sono incontrati in via Santuario, in pieno centro della medievale cittadina, e si sarebbero messi a discutere animatamente. Poi all’improvviso dalle parole si è passati ai fatti, con uno dei 2 giovani che ha sferrato all’altro un pugno all’addome. I motivi della rissa risalgono a parecchi giorni fa, quando l’aggressore, alla guida dell’auto dell’altro ragazzo, sarebbe incappato nella contravvenzione di 56 euro. Il verbale è arrivato a casa della vittima, che ha preteso dal coetaneo il pagamento. Quest’ultimo, però, si sarebbe rifiutato e da quel momento fra i 2 i rapporti si sarebbero incrinati. A questo punto sono intervenuti i genitori della vittima, che avrebbero consegnato alla famiglia dell’aggressore il verbale, ottenendone il pagamento. Tutto sembrava finito, ma il malessere fra i due giovani è continuato fino a sfociare nella rissa. La vittima dopo l’aggressione è stato accompagnato al Pronto soccorso di Randazzo, poi nel pomeriggio il ragazzo si è sentito male e all’ospedale di Bronte, dopo aver effettuato gli esami diagnostici, i medici si sono resi conto che la sua vita era in pericolo ed era urgentissimo asportare la milza. I carabinieri hanno fermato l’aggressore, che adesso dovrà rispondere dell’accusa di lesioni gravissime. Dopo essere stato a lungo interrogato, a notte fonda ha raccontato tutto al comandante della Stazione di Randazzo.
Fonte “La Sicilia” del 09-11-2012