Inaugurazione all’«agro-dolce» domenica sera a Randazzo. Alla presenza dell’ispettore dei salesiani in Sicilia don Luigi Perrelli, il sindaco prof. Salvatore Agati, ha tagliato il nastro inaugurale dell’oratorio salesiano di Randazzo, dove è stato rifatto il terreno del campo di calcio e le stanze dove in tempo giocavano i ragazzi sotto l’occhio attento dei salesiani sono state ristrutturate. All’«agro-dolce» perché l’inaugurazione coincide con la decisione da parte dei sacerdoti salesiani di lasciare il Collegio San Basilio, primo collegio realizzato in Sicilia per esplicito volere di Don Bosco. Così a gestire il nuovo oratorio sarà Agatino e Ivana Sfragaro, una giovane e solare famiglia laica di strettissima fiducia salesiana: «I salesiani mi hanno chiesto di offrire questo importante servizio per i giovani randazzesi – ci dice Agatino Sfragaro – perché è loro precisa volontà di continuare l’azione salesiana a Randazzo». «Senza il loro volere – aggiunge – non sarei qui. Siamo laici, è vero, ma condividiamo lo stesso progetto pastorale e con il massimo aiuto che avremo dai salesiani faremo il possibile per ospitare i nostri giovani». «L’oratorio di Randazzo è ancora vivo – ribadisce don Luigi Perrelli – come è viva l’educazione che i salesiani vogliono impartire ai ragazzi randazzesi. Questa è la grande speranza che abbiamo nel cuore. Purtroppo oggi noi religiosi non siamo più in grado di gestire le trentadue realtà siciliane a causa di un calo delle vocazioni, ma le nuove coscienze e partecipazioni dei laici salesiani ci danno grande speranza affinché realtà come questo oratorio, sotto la tutela dei salesiani, vivano ancora». Di avviso diverso il sindaco di Randazzo prof. Salvatore Agati: «Per Randazzo questo non è un giorno di festa, ma di lutto. – afferma – I salesiani se ne vanno dalla prima casa salesiana della Sicilia. Avrebbero dovuto considerare di più questo aspetto e non abbandonare dei locali che da sempre sono sede di educazione e cultura». «Alla famiglia Sfragaro – ha concluso il primo cittadino randazzese – andrà comunque tutto il nostro aiuto, ma se i locali del Collegio non verranno adeguatamente utilizzati, prima che cadano a pezzi, essendo di proprietà del Comune, ce ne riapproprieremo». Gaetano Guidotto FONTE “LA SICILIA” DEL 16-10-2007