Stop al bando di project financing che il Comune di Randazzo ha pubblicato durante l’estate per affidare ai privati la realizzazione di nuove aree cimiteriali e la loro gestione. Il collegio dei magistrati del Tar di Catania, presieduto da Calogero Ferlisi e composto da Gabriella Guzzardi e Maria Savasta Pancrazio, ha accolto il ricorso presentato dai consiglieri comunali Francesco Paolo Amato e Gianluca Giuseppe Anzalone, dal segretario provinciale della Flai Cgil, Alfio Mannino e dai cittadini, Marcello Diolosà, Michele Mangione, Francesco Militi ed Antonino Lanza ed ha sospeso il provvedimento del Comune perché, come si legge nell’ordinanza del Tar «la disciplina di base del servizio pubblico cui afferiscono i lavori richiedono una valutazione politico discrezionale di competenza del Consiglio comunale». In pratica, il Tar ha voluto ribadire che a decidere sulla gestione dei servizi deve essere il Consiglio comunale che doveva essere chiamato a fare le proprie valutazioni politiche, mentre il progetto è stato avviato con una determina del dirigente. Per questo, ha concesso la sospensiva e condannato il Comune a pagare le spese legali quantificate in 800 euro e fissato l’udienza per la trattazione del merito addirittura nel febbraio del 2014. Il problema è che la cittadina non può aspettare fino a questa data. Il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, già due mesi fa aveva lanciato l’allarme, sostenendo che nel cimitero rimanevano pochissimi posti liberi e che secondo la media annuale dei decessi, fra circa 6 mesi non ci sarebbe più stato un posto libero. «Domani incontro il nostro legale per verificare il da farsi – dice il primo cittadino dopo aver letto la sentenza – dobbiamo decidere se attendere il 2014 per l’udienza di merito o intentare un ricorso al Cga per accelerare i tempi. Intanto, permettetemi di dire che gli argomenti sollevati dai ricorrenti erano tanti, ma il Tar ne ha accolto solo uno. In verità sulla competenza del Consiglio comunale i nostri legali hanno ampiamente argomentato, ma – conclude – le sentenze non si discutono». Intanto, bisogna anche trovare soluzioni immediate per realizzare nuovo loculi. «Potremo – aggiunge Del Campo – cercare i fondi per ristrutturare una vecchia cappella, ma sarebbe sempre una soluzione temporanea». Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 11-11-2012