Far conoscere il territorio e le sue bellezze ambientali, la storia della Sicilia e, perché no, quella di Bronte, oltre a partecipare in massa alla sagra del pistacchio. Sono solo alcune delle proposte formulate, durante un incontro, dal sindaco, Pino Firrarello, ai docenti di tutte le scuole di Bronte, nell’ottica di una fattiva collaborazione fra scuola e Comune nel processo formativo dei ragazzi. Alla riunione hanno partecipato i dirigenti, il primo cittadino, il suo vice, nonché assessore alla Pubblica istruzione, Nunzio Calanna e l’assessore alla solidarietà sociale, Maria De Luca. «Lo scorso anno – ha affermato il sindaco – i ragazzi maturandi hanno partecipato con relativo interesse alle escursioni per conoscere i nostri boschi e il nostro ambiente. Forse il pensiero rivolto agli esami li ha distratti su un argomento che, invece, ritengo importante. E’ bene, quindi, verificare se non sia il caso di coinvolgere i ragazzi delle altre classi. Parallelamente – ha continuato Firrarello – ribadisco il pensiero già esplicato gli anni scorsi, palesando la necessità di approfondire meglio la storia della Sicilia e di Bronte, facendo conoscere ai ragazzi anche alcuni testimoni di ciò che accadde a Bronte, per esempio durante la seconda guerra mondiale». Il sindaco poi ha invitato le scuole a partecipare alla giornata denominata “La scuola scende in piazza”, diventata ormai appuntamento fisso della sagra del pistacchio. «La sagra – continua Firrarello – è un patrimonio a vantaggio, non solo della nostra economia agricola, ma della città. Per un bambino parteciparvi da protagonista vuol dire ricordarsene a lungo e sentirla propria. L’idea di questa manifestazione, all’interno della sagra, risale ai tempi del prof. Mario Fioretto, ed è bello sostenerla». L’incontro è servito per parlare anche di altre iniziative, come l’educazione alla cittadinanza. I dirigenti scolastici adesso porteranno nelle proprie assemblee quanto discusso nella sala della Giunta per preparare iniziative e progetti tesi ad ampliare i propri programmi formativi.
L.S. fonte “La Sicilia” del 09-09-2009