La raccolta dei rifiuti biodegradabili a Randazzo diventa obbligatoria. Raccogliendo l’appello del presidente della società Ato rifiuti “Joniambiente”, dott. Francesco Rubbino, che ha chiesto sinergia con le Amministrazioni comunali, affinché la raccolta differenziata diventi obbligatoria per legge, il primo cittadino di Randazzo, Ernesto Del Campo, ha firmato ieri un’ordinanza che obbliga, pena una cospicua sanzione, ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti biodegradabili. «Premesso – si legge nell’ordinanza – che i singoli Comuni devono impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, finalizzata al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili, riducendo in modo sensibile la quantità di rifiuti biodegradabili indifferenziati da conferire nelle discariche, ordina a tutte le utenze non domestiche (esercizi commerciali, artigianali ecc) produttrici di rifiuti biodegradabili (carta e cartone, scarti di verdura o frutta, avanzi di cibo, gusci di uovo, fondi di caffè, filtri di thè, fiori recisi, piante domestiche, salviette di carta unte, ecc…) di effettuare la raccolta differenziata secondo le modalità del gestore che effettua il servizio». L’ordinanza riguarda anche le utenze private. Continuando a leggere il dispositivo si scopre che «tutte le utenze domestiche e non domestiche hanno l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata di rifiuti derivanti da potature di alberi, sfalci dei prati e taglio delle erbe». L’ordinanza rappresenta anche un deciso giro di vite contro chi abbandona incivilmente i rifiuti o scarica abusivamente, prevedendo dure sanzioni contro i trasgressori: «Il mancato rispetto della presente ordinanza sindacale – continua il documento – comporterà sanzioni amministrative pecuniarie da 25 a 620 euro». Chi, inoltre, abbandona rifiuti di qualsiasi genere sul suolo e nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee, invece, pagherà dai 105 ai 620 euro. Se il trasgressore è un titolare di imprese, un lavoratore autonomo o un responsabile di qualsiasi Ente e scarica rifiuti pericolosi, è previsto l’arresto ed una susseguente condanna che può andare dai 3 mesi fino ad un anno o un’ammenda che non potrà essere inferiore a 2.600 euro e superiore ai 26 mila.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 14-09-2009