E’ arrivato il momento di completare i lavori del nuovo tratto Bronte – Adrano della Ss 284. Durante la notte fra il 21ed il 22 novembre, ed esattamente a mezzanotte, l’Acoset interromperà l’erogazione dell’acqua nella condotta che proviene dal pozzo di Ciapparazzo e che porta 700 litri di acqua al secondo servizio di buona parte dei Comuni del versante sud ovest dell’Etna. Questo permetterà all’impresa che sta realizzando i lavori di ammodernamento della statale di tranciare la condotta e completare i 200 metri di carreggiata che consentiranno l’apertura di altri 2 chilometri di strada già asfaltata. Dopo la galleria di Ciapparo c’è una grande salita in terra battuta. Proprio lì sotto la salita che dovrà essere completamente spianata passa la condotta. “Avviciniamo passo passo, l’area montana a quella metropolitana, – afferma il sindaco di Bronte Pino Firrarello – obiettivo importantissimo per lo sviluppo economico e sociale non solo per Bronte, ma per l’intero versante nord dell’Etna”. “L’estate scorsa, – prosegue Firrarello – l’Anas ha inaugurato solo una parte della nuova strada realizzata, appunto per non interromperela condotta Acoset nei mesi caldi, provocando una pedante crisi idrica. Adesso che le temperature sono più fredde e consentono un consumo minore di acqua potabile i disagi saranno minori. Ci scusiamo, comunque, – conclude il sindaco – con gli utenti, ma questo lavoro è importantissimo”. Nel momento in cui la condotta verrà interrotta a subire i disagi saranno tutti i Comuni da Adrano fino a San Giovanni La Punta e non è escluso che anche Viagrande ed Aci Bonaccorsi ne risentano. Anche se, i lavori richiederanno soltanto dalle 18 alle 24 ore di stacco delle pompe, per il ripristinare il regolare servizio agli utenti sarà necessario parecchio tempo a causa del notevole volume di acqua che viaggia nella condotta, dal notevole numero di utenze dei Comuni e della complessità della rete di adduzione e di distribuzione. Da programma però domenica sera 25 novembre tutto dovrebbe tornare normale.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 18-11-2012