La commissione consiliare di Randazzo – incaricata di indagare sulle problematiche che causano la fuoriuscita di miasmi maleodoranti dal depuratore e la conseguente protesta dei proprietari dei terreni limitrofi – ha completato il proprio lavoro ed il presidente Gianluca Anzalone ha letto in Consiglio la relazione finale. Non tutti i componenti dello commissione, però, hanno voluto firmare il documento conclusivo. Il consigliere Alfio Pillera dell’Mpa, infatti, ha presentato un documento con il quale afferma che la «relazione trascura di mettere in rilievo le responsabilità di carattere amministrativo e tecnico-progettuale». Pillerà poi ha chiesto che la relazione venga inviata alla magistratura contabile ed alle forze dell’ordine, ma il Consiglio ha bocciato la proposta. Diversi consiglieri, invece, hanno apprezzato il lavoro della commissione composta oltre che dal presidente Anzalone e da Pillera, dai consiglieri Mariano Caggegi, Rosario Zagami, Carmelo Franco e Antonino Grillo. La relazione, oltre a fare un excursus sugli atti dal primo finanziamento fino al collaudo, evidenzia che non sono state realizzate nè la copertura delle vasche, nè la cintura di alberi, come invece prevedeva il progetto. Alla fine la commissione ha dato dei suggerimenti sia sulle infrastrutture da realizzare, sia sulla gestione da adottare.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 10-04-2010