Il 7 maggio sarà ricordato negli annali della storia del versante nord-ovest dell’Etna. Dopo decenni di battaglie, iniziano i lavori di rifacimento del primo tratto della Ss 284 Bronte-Adrano. Alle 11 di domani, infatti, alla presenza del sindaco Pino Firrarello, del presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, del direttore regionale dell’Anas, ing. Ugo Dibennardo e del dirigente tecnico regionale dell’Anas ing. Antonio Marasco, ci sarà la posa della prima pietra dei lavori. La cerimonia si svolgerà direttamente sulla statale ed esattamente al chilometro 16 + 300, ovvero all’uscita sud della cittadina in direzione di Catania. «Finalmente – dice il sindaco di Bronte Pino Firrarello – dopo 25 anni di battaglie con la burocrazia, vedo i lavori di questa strada iniziare. La viabilità è importante per la crescita in generale del territorio e lo sviluppo economico di qualsiasi comunità. Per questo vi dico che il mio impegno non è ancora finito. Farò il possibile affinché anche il secondo lotto del progetto, che va da Passo Zingaro fino ad Adrano, venga finanziato. Del resto ha già ottenuto i visti di tutti gli enti. Il versante nord dell’Etna è isolato rispetto all’area metropolitana, a causa di una viabilità costruita ancora sui tracciati borbonici. Lo sanno bene i pendolari che ogni mattina devono recarsi al lavoro e le imprese che su queste strade devono far viaggiare i Tir. Il suo rifacimento, di conseguenza, rappresenta un momento storico per l’intero versante dell’Etna, che rivendica certamente maggiore attenzione sul fronte dei collegamenti con Catania». L’Anas ha aggiudicato l’appalto integrato, dell’importo complessivo di circa 25 milioni di euro, all’Ati (Associazione temporanea di impresa) Ing. Pavesi & C. Spa, Franco Giuseppe Srl, Nuova Costruzione Siciliana S.c.a.r.l e Cogip Spa: i lavori saranno ultimati entro il 23 ottobre 2011. L’imminente apertura del cantiere pone fine a una lunga attesa, puntando all’obiettivo primario di migliorare i collegamenti dell’entroterra con il capoluogo etneo e affidando così al tronco stradale – che ricopre una lunghezza complessiva di circa 3,8 km – la funzione di raccordo dei centri abitati di Bronte e Adrano e dei relativi hinterland, dei fondi agricoli, delle aziende e delle numerose abitazioni ricadenti nei lotti limitrofi alla strada; nonché dell’area di pertinenza del Parco dell’Etna – e dei territori alle falde del vulcano, di rilevanza storica, ambientale ed archeologica – e infine del cimitero comunale di Bronte. Un territorio che ha una peculiare morfologia, a cui si sono aggiunte nel tempo attività umane che hanno ulteriormente modificato le condizioni paesaggistiche.
Tre gallerie artificiali e minimo impatto ambientale
Per risolvere i problemi legati ai dislivelli, alle colline e alla particolare morfologia del territorio brontese – condizionata dalle passate attività eruttive dell’Etna – il progetto prevede anche la realizzazione di tre gallerie artificiali (“Madonna della Vena I”, “Madonna della Vena II” e “Ciapparo”) e di due viadotti (“Viadotto Madonna della Vena” e “Viadotto Ciapparo”)
Fonte “La Sicilia” del 06-05-2010