Giornata di paura ieri in tutto il versante Nord – est dell’Etna per lo sciame sismico che è stato avvertito dalle popolazioni e che per ore ha tenuto in allarme le Protezioni civili di una larga fetta del vulcano. In particolare, a diffondere la paura sono state soprattutto 3 delle 25 scosse di terremoto che si sono susseguite dalle 10,10 fino alle 18,35. La gente si è riversata per le strade dopo la prima scossa delle 10,10 di magnitudo 3.9, poi alle 12,25 dopo quella di magnitudo 3.5 e infine dopo l’altra delle 12,28 di magnitudo 3.9. Ma subito dopo la prima scossa un pò ovunque è scaatato l’allarme e tutti i sindaci hanno fatto chiudere le scuole. Gli edifici scolastici sono stati evacuati a Giarre, Riposto, Mascali, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia. A Bronte, Randazzo, Maletto, Fiumefreddo e Calatabiano le scuole restano chiuse anche oggi per permettere ai tecnici di controllare gli edifici. Ieri mattina il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, ha preferito evacuare anche tutti gli edifici comunali e le chiese: le strutture sono rimaste chiuse per l’intera giornata. Il terremoto è stato avvertito, maggiormente a Maletto: il sindaco Pippo De Luca ha chiesto per oggi l’intervento dei tecnici della Protezione civile per un accurato controllo degli edifici scolastici. A Giarre l’assessore alla Protezione civile, Alfredo Foti, ha verificato i piani di evacuazione degli edifici pubblici e delle scuole, preallertando tutti i referenti delle attività previste nel Piano comunale di emergenza per il rischio sismico. A Bronte, invece, il sindaco Pino Firrarello ha organizzato due squadre di tecnici che hanno effettuato accurati sopralluoghi per verificare l’idoneità statica degli edifici pubblici, delle scuole, delle chiese e dei ponti. Ma non sarebbero emerse particolari criticità.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 23-11-2012