Presto i turisti appassionati di natura ed ambiente avranno un altro validissimo motivo per venire a Bronte. L’antica grotta della “Neve” che i brontesi chiamano anche del “Collegio”, fra le suggestive lave cordate del Parco dell’Etna, sarà raggiungibile un sentiero ben segnalato. Il progetto, voluto dal sindaco Pino Firrarello e realizzato dal Gal Etna, attraverso l’Associazione “Cartur” di Adrano e la collaborazione del Corpo Forestale di Bronte, coordinato dal Commissario Vincenzo Crimi, è stato presentato nella sala della Giunta del Palazzo municipale di Bronte. “Il progetto – ci dice il sindaco Firrarello – prevede il ripristino di un sentiero natura, la realizzazione della segnaletica e della recinzione di sicurezza. La Grotta della Neve o del Collegio, si trova a pochi passi dalla Casermetta di Piano dei Grilli che ricordo è raggiungibile comodamente in auto. E’ coperta dai resti di una volta in pietra lavica costruita per proteggere a lungo la neve dal caldo estivo. In pratica questa grotta ai tempi altro non era che un primordiale frigorifero che custodiva il ghiaccio che serviva durante i mesi caldi”. E su questa grossa il comandante della Forestale Crimi ha effettuato studi. “Visitarla – ha affermato – vuol dire apprezzare le bellezze naturali frutto delle eruzioni del vulcano e contemporaneamente rendersi conto degli usi di un tempo, quando era necessario servirsi di queste grotte come “neviera”, ovvero, vero e proprio magazzino da neve”. Arrivare alla grotta della neve è abbastanza agevole da Bronte, infatti, dalla località denominata del SS. Cristo, attraverso la tipica stradella di basolato lavico che taglia la colata lavica a corde del 1651, si giunge a Piano dei grilli e qualche centinaio di metri prima della casermetta forestale, si lascia la strada, seguendo le indicazioni. Dopo circa 500 metri a piedi, si giunge alla grotta.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto