Primo pronunciamento del Tribunale di Bassano del Grappa sulla querelle fra la Diesel ed il Consorzio manifatturiero siciliano di Bronte, che di fronte ad una riduzione fino all’annullamento delle commesse per il confezionamento del jeans Denim a 5 tasche, ha portato il colosso tessile Renzo Rosso davanti al Tribunale vicentino. Il presidente, dott. Aurelio Gatto,infatti, dopo aver ritenuto ammissibile il ricorso del Consorzio brontese, ha deciso di avvalersi di un consulente tecnico contabile per accertare “la natura del rapporto commerciale fra Diesel ed il Consorzio”, “le variazioni di fatturato di Diesel” ed infine i “criteri adottati da Diesel nell’individuazione dei fornitori italiani con cui ha interrotto i rapporti commerciali”. Per i rappresentanti del Polo tessile brontese una vittoria su diversi fronti. Una delle linee difensive degli avvocati della holding di Renzo Rosso, infatti, sosteneva che il calo delle commesse non era derivato da una presunta delocalizzazione , ma da una evidente diminuzione delle vendite. Tesi che il Consorzio siciliano aveva contestato, chiedendo la verifica dei conti. Verifica che in verità aveva auspicato anche l’amministratore delegato della Diesel, Marina Tosin, al fine di fugare ogni dubbio. In questo stato di incertezza, il giudice ha voluto vederci chiaro, affidando al dott. Mario Toso di Treviso il compito di accertare quanto richiesto. “Abbiamo ottenuto una grande vittoria – dice il prof. Giorgio Floridia del Foro di Milano che difende le ragioni del Consorzio brontese – il giudice ha recepito il nostro ragionamento. Diesel è libera di de localizzare il lavoro dove vuole, ma non può farlo se si è assunta degli impegni in Italia con dei sub fornitori, che sono in una posizione di dipendenza economica. Oltre a ciò – ribadisce il legale – è stato accettato il principio che la riduzione delle commesse semmai debba essere in misura percentuale alla reale diminuzione delle vendite che adesso sarà accertato”. Radioso anche l’azionista di riferimento del Consorzio, Franco Catania: “Una ordinanza che ci rende giustizia – ha affermato – e che ci dà speranze per il futuro non solo per il rientro dei lavoratori dalla Cassa integrazione, ma anche per un possibile incremento dell’occupazione”. Oggi è atteso il commento sull’ordinanza da parte di Diesel, mentre a Bronte c’è attesa anche da parte del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che per difendere i posti di lavoro si è costituito “ad adiuvandum” nel procedimento, mettendosi a fianco ed a tutela dei lavoratori che rischiano il posto.
Fonte “La Sicilia” del 25-05-2010