E’ tutto pronto per la più dolce sagra che si svolge alle falde dell’Etna. Tutto è pronto per Sagra delle fragole di Maletto. Da oggi fino a domenica, la piccola comunità si trasformerà nella più bella vetrina del suo rosso e dolce prodotto tipico per eccellenza, ormai richiesto e rinomato in tutto il mondo. Un appuntamento irrinunciabile che propone un frutto della nostra terra dal sapore unico, con cui ristoratori e pasticcieri da anni riescono a preparare di tutto, compreso la grande torta che i turisti l’ultimo giorno di festa attendono con trepidazione, e che quest’anno eguaglierà il peso record dei 3000 chili raggiunto lo scorso anno. Il programma preparato dal sindaco Pippo De Luca, dal presidente della Pro Loco, Franco Schilirò e dall’assessore allo sviluppo economico Enzo Sgrò prevede il taglio del nastro inaugurale oggi alle ore 18. Poi si entra nel vivo delle novità della sagra che prima di tutto sono tecniche e culturali. «Proprio così – ci dice il sindaco – i produttori del Consorzio Etna fragole di Maletto, dopo le iniziali titubanze, hanno deciso di seguire con meticoloso scrupolo il disciplinare messo a loro disposizione dal prof. Giuseppe Martelli dell’Università della Basilicata, regione all’avanguardia nella produzione di fragole. Questo sarà l’argomento principale del convegno sui problemi e sulla valorizzazione della fragola malettese che si svolgerà subito dopo l’inaugurazione al Centro Polifunzionale Giovanile». Ed a questo seminario è prevista la presenza di autorità politiche regionali e provinciali, docenti universitari, funzionari ed operatori del settore proprio per non lasciare nulla al caso e dare alla preziosa fragola malettese la meritata valorizzazione. «E’ il nostro impegno principale – ribadisce il sindaco – indirizzato principalmente in diversi ambiti. Prima di ogni cosa legheremo ancor di più la nostra fragola ai percorsi naturalistici ed ai sentieri dell’Etna, ma soprattutto in collaborazione con l’istituto alberghiero di Randazzo indiremo un concorso nazionale per la realizzazione di cocktail alla fragola di Maletto. Oltre a ciò puntiamo ancor di più a valorizzare la Sagra col coinvolgimento della Pro Loco, mettendo a disposizione degli agricoltori l’acqua necessaria ad aumentare le produzioni». «Proprio così – conferma Franco Schilirò fresco di nomina alla giuda della Pro Loco malettese – questo è il primo anno che la Sagra viene organizzata con l’ausilio della nostra associazione. Un aiuto ed un impegno in più per dare al nostro frutto agricolo per eccellenza la migliore vetrina». Per dare una sufficiente irrigazione ai fragoleti, che invece necessitano di tanta acqua, il Comune ha pensato di immettere nei rubinetti delle abitazioni l’acqua del pozzo di Perdipesce, e di dirottare nelle campagne quella del pozzo di Poggio Monaco. «E’ stata certamente una bella idea – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Enzo Sgrò – che presto regaleremo ai malettesi. Per aumentare la produzione di fragole è necessaria maggiore acqua e quella di Poggio Monaco sarà di certo ideale, mentre quella di Perdipesce che è più buona per gli usi civici e potabili, la dirotteremo nella rete idrica cittadina. Oltre a ciò presto il Comune avvierà un piano per migliorare la viabilità rurale verso i fragoleti». Intanto il programma è veramente d’eccezione. La sera, dopo l’inaugurazione ed il convegno, una rappresentazione teatrale a cura dell’Istituto Comprensivo di Maletto concluderà la giornata. La Sagra vera e propria però inizierà domani mattina con la riapertura degli stand, con i turisti che alle 19 potranno gustare le varie specialità alla fragola, preparate dall’Istituto superiore Enrico Medi di Randazzo. Come da tradizione la domenica è la giornata clou, quando le degustazioni di prodotti dolciari, sempre preparati dall’Istituto Alberghiero di Randazzo, si susseguiranno fino all’immancabile arrivo della grande torta di fragole. La Sagra delle fragole di Maletto, come sempre, sarà anche l’occasione per esporre prodotti tipici locali e non mancheranno gli spettacoli musicali itineranti e le rappresentazioni da strada. Si potrà anche effettuare una visita guidata nel centro storico, ed arrampicarsi lungo la suggestiva scalinata di legno che conduce sulla Rocca Castello.
Madame Moutho, Fragraria Vesca e Rifiorente: qualità… rossa
Con i suoi circa 100 ettari di terreno coltivato, la fragola oggi costituisce una bella fetta dell’economia agricola malettese. Favorita dal microclima, dal ricco sottobosco e da un substrato vulcanico che la alimenta, la fragola a Maletto acquisisce un gusto ed un profumo che gli esperti non hanno ritrovato in nessun’altra parte del mondo. Le stime degli agricoltori ci dicono che ogni ettaro di terreno coltivato produce dai 35 ai 140 quintali di fragole a seconda della qualità. Un dato confortante, ma ancora lontano dagli 800 quintali per ettaro del Ferrarese, grazie solo a diverse tecniche di produzione che comunque grazie a progetti promossi dal Comune i produttori malettesi anno dopo anno stanno acquisendo. A Maletto principalmente sono tre le qualità di fragola che possono essere assaggiate, e tutte buonissime. La più diffusa è la «Madame Moutho» di chiara provenienza francese, anche se a Maletto è giunta dalla Ducea di Nelson: si tratta di una grossa fragola che regala agli allevatori ben 70 quintali di frutto ogni ettaro. C’è poi la «Fragraria Vesca», capace di raggiungere i 35 quintali ogni ettaro e la «Rifiorente», in grado di superare i cento quintali di produzione per ettaro. I clienti migliori sono i ristoranti della provincia di Messina. Da Taormina fino al Tirreno sono ghiotti soprattutto della fragolina tipica di Maletto, che poi viene mischiata con quella proveniente da altri territori per arricchire di sapore la pasticceria. A questa grossa realtà economica di aggiunge ormai anche quella della trasformazione. A Maletto, infatti, sono sorte vere e proprie piccole industrie in grado di realizzare marmellate e rosoli che si caratterizzano per bontà, genuinità e qualità. Inoltre pasticcieri e ristoratori sono riusciti negli anni a trovare la giusta combinazione per coniugare il dolce delle fragole con il salato di risotti, pizze e arancini. Insomma, a Maletto assaggiare queste delizie rappresenta un peccato che la gola… deve permettersi.
Fonte “La Sicilia” del 03-06-2010