“Scavare un terzo pozzo in contrada Musa per risolvere definitivamente i problemi del vanadio nell’acqua potabile”. E’ l’obiettivo che si è posto il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, il quale, dopo aver risolto a livello nazionale il problema del vanadio nelle acque, ottenendo per tutti i Comuni d’Italia l’innalzamento delle percentuali da50 a140 micro grammi per ogni litro, oggi punta a risolvere definitivamente il problema di Bronte. La città del pistacchio, infatti, principalmente capta acqua dal pozzo di Ciapparazzo il cui vanadio supera i 160 mg/l. Dagli attuali 2 pozzi Musa il valore del vanadio, invece, quando è eccessivo, raggiunge i 72 mg/l, ampiamente nella norma. “Così dopo gli studi e le analisi dei tecnici – afferma il sindaco insieme con l’assessore Enzo Bonina – abbiamo pensato di scavare un terzo pozzo in contrada Musa, in grado di soddisfare per intero le esigenze della città di Bronte”. Ed il fabbisogno dei brontesi si aggira intorno ai90 litridi acqua al secondo. Circa 50 se ne captano dagli attuali 2 pozzi Musa, mentre il resto arriva dal pozzo di Ciapparazzo dell’Acoset. “Con il nuovo pozzo – continuano Firrarello e Bonina – non solo daremo ai brontesi acqua priva di vanadio, ma ci libereremo di quella del pozzo di Ciapparazzo”. Per questo l’Ufficio tecnico del Comune di Bronte, ha già redatto il progetto che prevede la realizzazione di un pozzo profondo180 metrie largo25 centimetri, ovvero il necessario per ospitare una pompa potente. Redatto dal geometra Nino Saitta, con la collaborazione del geologo Giovanni Cavallaro e dell’ing. Salvaotre Caudullo in qualità di rup, il progetto prevede uno scavo a circa100 metridi distanza dagli altri 2 pozzi. I documenti per le approvazioni del Parco dell’Etna, del Genio civile e dell’Asp sono già stati inviati e presto di dovrebbero avere notizie.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto