Operatori ecologici in stato di agitazione anche a Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. Lavorano per qualche ora e poi, ogni giorno, si radunano in assemblea nel deposito mezzi di Maletto. Si dichiarano in stato di agitazione principalmente perchè non hanno ricevuto lo stipendio di novembre, solitamente pagato ogni 15 del mese, ma anche perché le loro condizioni di lavoro sono diventate disastrose. I lavoratori affermano che su una trentina di mezzi presenti nel deposito, circa 15 sono fuori uso ed avrebbero bisogno di manutenzione, mentre altri 5 sono prossimi a fermarsi. In queste condizioni, anche se decidessero di tornare a lavorare a tempo pieno, non potrebbero svolgere un buon servizio. Per questo si sono riuniti in assemblea ed hanno chiesto l’intervento dell’assessore all’Ecologia e ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia: “La colpa non è dell’Ato Joniambiente, nè dell’Aimeri Ambiente che è una delle società più grosse d’Italia, – ha affermato l’assessore – la colpa é di quei Comuni morosi che accumulando debiti su debiti, mandano in tilt l’intero sistema. Qualsiasi impresa che vanta crediti milionari andrebbe in crisi e non garantirebbe gli stipendi. Siamo stanchi di subire – siamo stanchi di essere impotenti di fronte agli eventi. Di conseguenza, insieme al sindaco di Maletto, Pippo De Luca, abbiamo chiesto al presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, di convocare un’assemblea dei soci. Il presidente ha subito riunito i sindaci per venerdì mattina. In quell’occasione proporremo all’assemblea di pagare noi gli stipendi degli operatori ecologici di Bronte e la stessa cosa farà De Luca con quelli di Maletto. Poi detrarremo le cifre dalle quote mensili da pagare all’Ato. Se l’assemblea dovesse dirci di no, ci rivolgeremo al prefetto”. All’incontro ha partecipato pure De Luca, concorde con la linea suggerita da Petralia. Gli operatori hanno promesso che appena ricevuti gli stipendi, riprenderanno a lavorare a tempo pieno. Intanto i disservizi ed i disagi dei lavoratori sono stati oggetto di dibattito nel Consiglio comunale di Bronte. Per il consigliere Salvatore Proietto è necessario che l’Amministrazione comunale si imponga di più. Oltre a ciò è necessario rimettere i cassonetti per le strade e trasferire dalla zona artigianale al centro della cittadina la macchina che distribuisce i sacchetti per i rifiuti, al fine di agevolare chi non è in condizione di arrivarci. Per il consigliere Nunzio Spano il problema dei rifiuti Bronte potrà risolverlo copiando il metodo utilizzato dal Comune di Mascalucia che “autonomamente espleta il servizio con una società partecipata”. Salvino Luca ha espresso solidarietà ai lavoratori, mentre Vincenzo Sanfilippo ritiene necessario rivolgersi al Prefetto. Per Andrea Sgrò il problema dei rifiuti è cos’ importante da imporre unità di intenti, mentre per Nunzio Saitta l’unica soluzione è che il servizio torni ai Comuni eliminando strutture sovra comunali come le Ato. Interessanti anche gli interventi dei consiglieri Vittorio Triscari e Giuseppe Di Mulo.
Fonte “La Sicilia” del 29-11-2012