Due donne nomadi residenti ad Adrano, entrambe note alle forze dell’ordine, nel marzo scorso hanno aggredito e picchiato per strada una donna di mezza età di Bronte, nel tentativo di estorcerle denaro. Ieri sono finite in manette, arrestate dai carabinieri di Bronte e della Compagnia di Randazzo. Si tratta della 50enne Giuseppe D’Amico e della 25enne Anna Di Giovanni. Le due donne, il 6 marzo scorso, hanno notato per strada una donna sola appena uscita da casa per buttare la spazzatura in un cassonetto. Approfittando del fatto che in quel momento non passava nessuno si sono avvicinate e con violenza hanno subito sbattuto il viso della povera donna contro il muro, intimandogli di consegnarli tutti i soldi che aveva. La povera donna non aveva con sé denaro ed allora le due donne, con fare minaccioso, hanno preteso che la vittima tornasse a casa assieme a loro, prelevando il denaro per consegnarglielo, minacciandola di picchiarla nel caso in cui si fosse rifiutata. Durante il breve tragitto, però, la vittima ha iniziato ad urlare e chiedere aiuto, sperando che qualcuno la soccoresse. Le due malviventi, temendo di essere notate, hanno deciso di dileguarsi. Prima però una di loro, per vendicarsi, ha sferrato un pugno al volto della signora, provocandole delle lesioni. L’episodio non è passato impunito. La donna, infatti, dopo essersi recata in ospedale per farsi medicare, è andata in caserma per sporgere denuncia ai carabinieri che hanno iniziato le indagini e la ricostruzione dell’identikit delle due donne. All’inizio, però, tutti i tentativi sono stati vani. Poi, il 13 marzo, la svolta: il nostro giornale (La Sicilia Ndr) pubblica le foto di due donne nomadi di Adrano arrestate dalla Polizia stradale di Siracusa per la classica truffa dello specchietto. La vittima ne riconosce con certezza una e poi, quando gli viene mostrata la foto della seconda, identifica anche la complice. Le due donne, arrestate, devono difendersi dall’accusa di tentata estorsione.
T.P. fonte “La Sicilia” del 22-07-2010