Rendere facilmente transitabile la regia trazzera che da Maniace arriva a Longi, superando il crinale dei Nebrodi, in verità è sempre stato il “pallino” del sindaco Salvatore Pinzone Vecchio. Quindici chilometri di strada oggi in terra battuta e soggetta alle intemperie che, a dire del primo cittadino di Maniace, oggi non è praticabile, quando invece sarebbe utile per due scopi. Il primo di protezione civile, essendo la frastagliata comunità di Maniace adagiata sulla sponda destra del Simeto che ogni volta che si infuria fa paura e minaccia di non fa passare nessuno ed il secondo prettamente turistico, poiché la strada si incunea fra uno dei più bei paradisi naturalistici della nostra Isola. Per questo già 5 anni fa, appena rieletto sindaco, Pinzone Vecchio si era intestato questa battaglia, coinvolgendo tutti gli enti che potevano dire la propria. In verità i risultati sono arrivati solo in parte, ovvero un finanziamento di 60 mila euro giunto da parte dell’Esa che bastano appena per rendere la strada percorribile dalle jeep. Troppo poco per le ambizioni di una comunità in crescita. Per questo il sindaco, per porre l’attenzione sul problema, iniziati i lavori, ha deciso di togliersi la giacca, indossare il casco, afferrare il piccone ed unirsi ai pochi operai a lavoro. «Non è una protesta – ci dice Pinzone proprio nel cantiere – ma un modo per porre l’attenzione sul problema e se possibile scuotere le istituzioni sovracomunali, affinché capiscano che le nostre richieste sono motivate. Maniace può considerarsi isolato avendo una sola via di fuga che attraversa il fiume. Un’altra strada che non attraversi il minaccioso Simeto sarebbe indispensabile». Alla protesta del sindaco si sono uniti anche alcuni assessori e consiglieri comunali, segno che il problema è sentito. Con questi 60 mila euro si sta coprendo qualche profonda buca e si stata definendo la carreggiata che sarà coperta da terra locale.