Si pensava che le piogge di fine estate avessero posto fine ai tanti incendi dolosi appiccati nelle campagne di Randazzo, ma non è stato così. Ieri pomeriggio, squadre antincendio della Forestale e i mezzi aerei della Protezione civile sono stati costretti a intervenire per salvare le conifere del demanio di Baiardo e Santa Maria del Bosco di Randazzo, da un incendio doloso divampato in contrada Finocchio, sui Nebrodi. L’allarme è scoppiato intorno alle 14,20 quando le vedette hanno notato del fumo provenire dal basso della vallata dell’Alcantara. Così il comandante del Distaccamento forestale di Randazzo, commissario superiore Alfredo Spartà, ha fatto convergere sul posto 3 squadre antincendio e altrettante autobotti. Il vento, che soffiava verso monte, però, ha reso vano il lavoro degli uomini in tuta arancione, favorendo invece l’avanza del fronte di fuoco. Così è stato richiesto l’intervento aero. Sul posto sono arrivati 2 canadair e 2 fire boss, che hanno effettuato 4 lanci ciascuno misti a ritardante, schiuma e acqua. A sostegno anche un elicottero della Forestale che di lanci d’acqua ne ha effettuati 45. Alle 17,30 l’incendio è stato dichiarato domato. Ingenti i danni: 13 ettari fra macchia mediterranea e terreno dedito al pascolo sono andati in fumo, ma fortunatamente il vicino e prezioso bosco è stato salvato.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 09-09-2010
RANDAZZO “QUOTA 1000” CARUSO RINGRAZIA CASTIGLIONE
L’ex consigliere provinciale di Bronte, Antonello Caruso, oggi vicepresidente della società Ato Joniambiente, ha inviato al presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione un telegramma per ringraziarlo dei lavori di manutenzione che ha disposto lungo la strada «Quota 1000» Randazzo-Linguaglossa: «Sento il dovere di ringraziarla – scrive – prima come cittadino e poi come ex consigliere provinciale. Questa importante arteria viaria, che ai tempi ho proposto di far acquisire alla Provincia, era stata abbandonata. Oggi con il nuovo manto e la segnaletica che la rendono più sicura si realizza un sogno mio e di tanti automobilisti».
Fonte “La Sicilia” del 09-09-2010