Cento posti di lavoro in meno nel settore tessile entro la fine dell’anno che si sommano ai 600 già persi, 400 forestali precari, edilizia privata ferma, piccolo commercio soffocato. E’ il quadro dell’economia brontese tracciato da Nino Galati, da qualche settimana segretario comunale della Cisl di Bronte, all’interno del convegno “Lavoro, certezza e dignità”, che il sindacato ha organizzato nei locali della Pinacoteca del collegio Capizzi. Presenti all’incontro Numerose autorità sindacali, fra cui Alfio Giulio segretario generale della Cisl etnea, Piero Bulla responsabile Cisl zona Adrano, Pietro Di Paola, segretario generale Fai Cisl Catania, Marco Lombardo segretario generale Fnp Cisl Catania, Piero Pisanu, reggente Filca Cisl Catania e Eleonora Raciti per la Cisl Scuola. A coordinare i lavori Rosaria Rotolo, segretaria territoriale Cisl Catania.
«Colture tipiche come pere e mele – ha sottolineato Galati – hanno perso mercato, mentre per il pistacchio la conquista del marchio dop ha contribuito a creare occupazione, ma bisogna favorire l’emersione del lavoro nero e salvaguardare il prodotto locale. Anche la filiera produttiva lattiero-casearia va difesa per valorizzare i prodotti tipici, dai formaggi ai salumi». Interessanti gli interventi che hanno sottolineato la necessità di garantire “produttività del patrimonio boschivo”, “far ripartire i cantieri edili”, e mostrare più “attenzione verso giovani, anziani e pensionati”. «A Bronte – ha affermato Giulio – dobbiamo partecipare tutti a costruire sinergie, impegnando risorse umane per rendere fruibili i parchi sia ai siciliani sia ai turisti, valorizzando il patrimonio naturalistico, culturale e artistico».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 04-12-2012