Inizia la fase operativa per rendere più stabile contrada Fontanelle di Bronte, caratterizzata da diverse frane e smottamenti. Dopo aver ottenuto il «sì» da parte del Dipartimento regionale della Protezione civile e della Prefettura sulla idoneità ed efficienza del piano sul rischio idrogeologico, redatto interamente dall’Ufficio tecnico di Bronte, il sindaco, Pino Firrarello, grazie al bando pubblico dell’assessorato regionale all’Economia, rivolto al finanziamento di opere pubbliche attraverso la linea d’azione 7.2 del Programma attuativo regionale 2007/2013, ha ottenuto un finanziamento di un milione e 92mila euro per rendere stabile l’intera area. Oltre a ciò, l’ingegnere Santi Muscarà, commissario straordinario dell’Ufficio per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico della Regione siciliana, ha concesso all’Ufficio tecnico, coordinato dall’ing. Salvatore Caudullo, di redigere il progetto esecutivo delle opere da realizzare, a eccezione della consulenza geologica. Contrada Fontanelle si estende su una vasta area a ovest della villa comunale in direzione del fiume Simeto. Qui le abitazioni attorno alla via che si chiama appunto «Fontanelle», sono minacciate da una lenta frana secolare che, dai dati degli esperti, risulta essere ancora in evoluzione. «E sempre stata nostra intenzione – dice il sindaco Firrarello – risanare e mettere in sicurezza il nostro territorio. Per questo dopo aver completato i lavori di risanamento in contrada Salici, abbiamo presentato alla Regione siciliana il progetto per via Fontanelle che, attraverso pozzi drenanti per regimentare le acque piovane e muri con pietre a secco all’interno di gabbie di acciaio, blocchi lo scivolamento del terreno. Non sarebbe sbagliato inoltre – conclude il primo cittadino – piantare degli alberi che, oltre a rendere più bella e verde l’intera area, con le proprie radici blocchino il terreno». Per i tanti residenti della zona una bella notizia, nella speranza che un giorno la frana secolare di contrada Fontanelle rimanga solo un ricordo.
Fonte “La Sicilia” del 15-01-2011