Con le sue slot machine illegali aveva dilapidato lo stipendio di un operaio, schiavo dei videogiochi. Adesso rischia una sanzione di 18 mila euro. Ci riferiamo a responsabile di un circolo che adesso dovrà anche difendersi davanti al Giudice dall’accusa di gioco d’azzardo. La Guardia di finanza di Bronte, nell’ambito di un servizio mirato alla repressione del gioco illegale, infatti, ha proceduto al sequestro di tre videogiochi illegali detenuti da un’associazione che ha sede in contrada Serra. Tutto è cominciato quando la moglie dell’operaio che quasi sempre perdeva danaro ai videopoker, esasperata dalle continue liti con il marito per le difficoltà economiche in cui versava la famiglia anche per colpa del suo brutto vizio, ha chiesto aiuto alla Guardia di Finanza di Bronte. Le Fiamme gialle sono intervenute subito, scoprendo che all’interno del circolo ricreativo erano stati installati tre videogiochi totalmente illegali, privi delle necessarie autorizzazioni. Nei tre apparecchi si potevano effettuare puntate di denaro nettamente superiori da quelle regolamentate dall’amministrazione dei Monopoli, con le vincite che, ovviamente, erano del tutto aleatorie. Di conseguenza chi giocava, al di là della sua ipotetica bravura, era immancabilmente destinato a perdere. Adesso nel circolo nessuno perderà più interi stipendi, perché le macchinette sono state sequestrate ed il responsabile è stato denunciato per gioco d’azzardo. Ma non solo. Gli è stata anche inflitta una pesante sanzione pecuniaria.
Fonte “La Sicilia” del 15-12-2012