Enti locali totalmente autofinanziati e con entrate proprie, in grado di eliminare i servizi superflui e di anticipare somme per le opere pubbliche, anche in caso di finanziamenti esterni. E’ la fotografia dei Comuni italiani nel 2014 scattata dalla dottoressa Daniela Ghiandoni, responsabile dei Servizi finanziari del Comune di Falconara Marittima, durante il corso “La sperimentazione contabile nell’Ente locale”. Il Comune di Bronte, essendo inserito fra gli enti virtuosi con i bilanci rispettosi dei parametri ministeriali, è stato selezionato tra i 50 Comuni di tutta Italia, che proveranno a sperimentare i nuovi schemi di bilancio previsti dalle norme di attuazione del federalismo fiscale che entrerà in vigore nel 2014. E così, grazie ad una convenzione con il Comune, il “Centro studi Enti Locali”, alla presenza del responsabile regionale Fabio Sciuto, ha tenuto un corso rivolto ai dipendenti del Comune. Ad aprire i lavori è stato l’assessore Biagio Petralia, poi la dottoressa Ghiandoni ha illustrato cosa cambierà nella contabilità comunale. “La legge – ha affermato – impone che i Comuni si autofinanzino e questo implica che bisogna rendere efficiente la fiscalità locale. Bisognerà allinearsi a spese standard, anche a costo di tagliare alcuni servizi che saranno ritenuti non fondamentali. Tutto per evitare che le spese finali superino le entrate. Per far ciò – ha ribadito – bisognerà obbedire a indicatori di virtuosità che, se rispettati, consentiranno al Comune di usufruire di una minima flessibilità nel rispetto del Patto di stabilità e di aumentare la capacità di spesa. Chi non si allinea – ha ribadito – rischia la visita degli ispettori del ministero delle Finanze e la dichiarazione coatta del dissesto in caso di gravi irregolarità”. Regole rigide anche per le opere pubbliche: se l’ente sovracomunale che ha finanziato un’opera dichiara di voler pagare alla fine dei lavori, il Comune sarà costretto a reperire autonomamente le somme per saldare gli annuali stati di avanzamento dei lavori. “E’ palese – ha concluso la dottoressa Ghiandoni – che non si possono programmare lavori nuovi se non vengono totalmente estinti i debiti per quelli vecchi”. “Dura lex, sed lex. – ha commentato l’assessore Petralia – Del resto con le continue diminuzioni dei finanziamenti statali e regionali i Comuni sono costretti ad imporre una linea di rigore che, eliminando gli sprechi, porti efficienza e tuteli i veri diritti dei cittadini. Bronte è orgoglioso di fa parte di questa sperimentazione. Ci aiuterà a trovarci preparati nel 2014, quando la riforma federalista dovrà essere attuata”.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto