Buone notizie per gli agricoltori di Bronte che producono pistacchio. A seguito dell’iscrizione nel registro europeo delle Dop del pistacchio di Bronte, i produttori che vogliono fregiare dell’importante marchio il proprio pistacchio sono costretti ad affrontare le spese di certificazione. Una cifra che fino a ieri era di 250 euro per ogni terreno fino a 2 ettari, con l’aggiunta di altri 50 euro ogni ettaro di terreno in più. Inutile dire che questo ha condizionato parte degli oltre 5000 produttori brontesi, ma oggi il problema sembra risolto. Grazie all’intervento del sindaco Pino Firrarello e dell’assessore Nunzio Castiglione, il «Gruppo di controllo e certificazione del Corfilcarni», chiamato a svolgere le attività di controllo, ha emanato il nuovo tariffario che comprende anche le quote di iscrizione delle aziende nell’apposito registro: «Canoni sicuramente più abbordabili – dice l’assessore Castiglione – Le aziende che posseggono meno di mezzo ettaro di pistacchieto dovranno pagare appena 20 euro, quelle che non superano l’ettaro 35 euro, mentre chi ha oltre un ettaro di terra dovrà pagare 50 euro. Inutile ribadire – conclude l’assessore – come la registrazione della Dop si rivolga ai produttori, ovvero all’anello attualmente più debole della filiera del pistacchio. Per questo ci siamo battuti, ottenendo dal Gruppo di controllo un risultato che permetterà adesso ai produttori di registrarsi con fiducia, valorizzando il proprio pistacchio». «Piano piano stiamo raggiungendo i traguardi prefissati – dice il sindaco Firrarello – Inutile ribadire come siano tantissimi i vantaggi della Dop per i produttori e per i consumatori. Si potrà combattere la contraffazione con maggiore efficacia e il lavoro nei campi dei produttori sarà valorizzato. Per questo, adesso che i canoni di registrazione sono più bassi, la campagna a favore della Dop può iniziare con maggiore energia».
Fonte “La Sicilia” del 23-03-2011