Versetti e rime protagoniste anche a Bronte nel primo giorno di primavera dedicato alla “Giornata mondiale della poesia”. All’interno della pinacoteca, Nunzio Sciavarrello, di Bronte, grazie alla Fondazione “Città invisibile” ed al Comune di Bronte alcuni poeti si sono riuniti per recitare i propri versi e celebrare così il giorno che la Conferenza generale dell’Unesco ha voluto dedicare alla poesia per riconoscere all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace. Così alla presenza del presidente della fondazione Alfia Milazzo e dell’assessore alla Cultura di Bronte, Enzo Bonina, i poeti (nella foto da sx) Ilde Capizzi, Mariachiara Calì, Vanessa Pettina, Chiara Di Fazio, Maria Ausilia Napoli Spatafora, Alfio Zammataro, Maria Ausilia Ponzo, e Pippo Saitta hanno recitato poesie loro e di altri poeti come quelle lette da Saitta, scritte da Luigi Margaglio, docente di lettere presso il Collegio Capizzi e scomparso intorno la metà del secolo scorso, cui è stata dedicata la manifestazione brontese.
IL CONSIGLIERE SGRO’: UNA VIA INTITOLATA A FLORESTANO VANCINI
“Una via di Bronte a Florestano Vancini, regista cinematografico che, nel film “Bronte, cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato” ha riproposto nella giusta chiave i “Fatti di Bronte del 1860”. A chiederlo è il coordinamento del Circolo del Pd Riformisti e Democradici di Bronte, composto dal consigliere comunale Andrea Sgrò, da Antonello Caruso e da Antonio Currao che ha inviato un telegramma al sindaco di Bronte, Pino Firrarello: “Proponiamo – si legge nel telegramma – di intitolare una via al grande regista Florestano Vancini per aver affrontato i Fatti di Bronte con implacabile precisione e con una lucida lezione di controinformazione storica, riportando quanto accaduto nel 1860 e la cittadina di Bronte al centro del dibattito sull’Unità d’Italia”. L’Addetto stampa Gaetano Guidotto