Randazzo avrà la sua elisuperficie dove far atterrare l’elicottero del “118”. Il Comune, infatti, ha partecipato al bando pubblico regionale di selezione per partecipare al programma di rete delle infrastrutture eliportuali e il sindaco Ernesto Del Campo ci ha comunicato che la richiesta è stata inserita nel programma delle elisuperfici con priorità 2. «Questo ci fa capire – afferma il primo cittadino – che le probabilità di finanziamento sono altissime. Per noi, realizzare l’ipersuperficie è importante per aumentare i livelli di protezione civile. La particolarità sta nel fatto che l’infrastruttura che realizzeremo permetterà di far atterrare l’elicottero anche di notte». E questo è un dettaglio da non trascurare. Spesso a Randazzo, pazienti soccorsi dai medici del 118 nelle ore notturne si sono sentiti dire che è impossibile far arrivare l’elicottero per un trasporto più celere, appunto perché di notte qui l’elicottero non atterra. «Entro l’8 agosto – continua Del Campo – dovrà essere prodotta al Dipartimento Regionale di protezione Civile la domanda di ammissione a finanziamento corredata dalla documentazione indicata nel bando e dal progetto esecutivo o definitivo munito di tutte le autorizzazioni». Randazzo attende l’elisuperficie da tempo, ovvero dal lontano 2001 quando lo stesso sindaco Del Campo durante la sua prima sindacatura ottenne dall’allora Giunta provinciale di Catania l’approvazione del progetto che oggi costa circa 400 mila euro. L’iter, comunque, lungo e difficile è stato proseguito dal sindaco che succedette a Del Campo, ovvero il prof. Salvatore Agati che sicuro dell’importanza dell’opera ha proseguito l’iter al punto da chiedere all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente una variante al Prg. Oggi l’iter è quasi alla conclusione ed i randazzesi sperano di poter presto contare sulla nuova infrastruttura. L’elisuperficie è molto importante ai fini della protezione civile. La medievale cittadina, infatti, è collegata con l’area metropolitana e quindi con i più importanti ospedali di Catania, da una viabilità stradale certamente anacronistica. In caso di emergenza per soggetti colpiti da infarto, si è costretti a viaggiare in ambulanza prima verso Bronte, continuando poi in direzione Catania. Una perdita di tempo che potrebbe anche essere fatale. Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 06-07-2011