L’intera comunità di Bronte, nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio, si schiera ancora una volta a favore della legalità e contro ogni forma di criminalità, decidendo di costituirsi parte civile nei processi di mafia che riguardano il suo territorio. Tutta la società civile della cittadina, sconvolta dagli omicidi di 2 giovani innocenti avvenuti nel dicembre del 2009 ed il primo agosto dello scorso anno, questa sera alle 19 sfilerà lungo via Umberto fino ad arrivare al Palazzo municipale, dove alle ore 20 il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta, ha convocato una seduta straordinaria e aperta per discutere le «iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti locali – Impegno per i Comuni a costituirsi parte civile nei procedimenti per mafia che coinvolgono le amministrazioni». «Tutti i consiglieri comunali – ha detto Gullotta – hanno richiesto la convocazione dell’assemblea per fare propria l’indicazione del Consiglio delle donne presieduto da Maria Pia Castiglione, a votare la mozione di “Anci giovani” che mira a far costituire i Comuni parte civile nei procedimenti contro le attività criminose». «Abbiamo – conclude il presidente – voluto organizzare questo evento per aggregare Bronte ad altri 140 Comuni fra cui Roma, Padova ed Ascoli Piceno, e sancire il principio che i fatti delittuosi verificatisi di recente non appartengono alla luminosa storia di Bronte». E la data estiva non è casuale: «Abbiamo – continua Gullotta – voluto convocare oggi l’assemblea consiliare anche per onorare il giudice Borsellino, nel giorno del diciannovesimo anniversario della strage di via D’Amelio».
L.S. Fonte “La Sicilia” del 19-07-2011