E’ pronto un pacchetto di proposte, su come potenziare il Pte (Punto Territoriale di Emergenza) di Randazzo, da presentare all’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo. A prepararlo è stato il sindaco del centro etneo, Ernesto Del Campo, dopo le polemiche sull’efficienza dei soccorsi prestati al bambino di nove anni rimasto soffocato in casa e che adesso si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi nuovo di Catania. “Sono tre le richieste che facciamo all’assessore – ci dice il sindaco – La prima è certamente quella di finanziare al più presto a Randazzo la realizzazione di una elisuperficie in grado di far atterrare e decollare l’elicottero del 118 nelle ore notturne”. “La seconda richiesta – continua il primo cittadino – mira a dotare il punto territoriale d’emergenza dell’auto medica che il dott. Benedetto Anfuso, che opera a Randazzo da tanto tempo, ritiene utile per migliorare la qualità del servizio di assistenza sanitaria”. “Inoltre – conclude il sindaco – Ernesto Del Campo – chiediamo alla Regione di fornire il punto territoriale di emergenza del personale necessario per assicurare una buona e pronta assistenza a chi si trova in situazioni critiche e soprattutto di pericolo”. Ho già chiesto all’assessore di essere ricevuto, – spiega Del Campo – Durante l’incontro gli prospetterò tutte le difficoltà che incontra l’attuale organizzazione dei servizi di emergenza urgenza in un territorio difficile come quello nostro”. In effetti è vero. Non si scopre certamente adesso che a Randazzo è collegato con gli ospedali più attrezzati dell’area metropolitana da una viabilità alquanto difficile e anacronistica che allunga molto i tempi dei collegamenti in condizioni normali. Figuriamoci durante l’inverno con la neve che imperversa e le strade ghiacciate: la situazione in questo periodo dell’anno diventa particolarmente difficile. Ma soprattutto i cittadini randazzesi e del circondario esigono celerità negli interventi e visto che l’ambulanza ha perso tempo perché impegnata in altro soccorso, si domanda pur sempre quale destino avrebbe avuto il piccolo se un medico fosse arrivato subito. “Quanto accaduto non ci aiuta nel nostro lavoro – ci dice il medico del “118” Benedetto Anfuso nella veste di consigliere provinciale – In questo momento operiamo in un clima di grande tensione. Io confermo la bravura e la professionalità del 118 di Randazzo, ma io stesso chiederò all’assessore regionale alla Sanità Russo di istituire subito a Randazzo l’auto medica con personale proprio in aggiunta a quello già in servizio per non trovarsi impreparati di fronte a determinate circostanze”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 03-06-2012