Le guardie forestali di Bronte decidono di effettuare un blitz di controllo del territorio proprio a Ferragosto e scoprono una costruzione abusiva in piena zona “B” del Parco dell’Etna. Si tratta di una costruzione di circa 80 metri quadrati situata in una zona particolarmente nascosta dalla vegetazione, al confine fra le contrade Difesa e Zucca, più o meno a circa 1000 metri sul livello del mare. Quando le guardie forestali, al comando del commissario superiore Enzo Crimi, hanno scorto da lontano i segni della costruzione, avvicinandosi hanno visto che in breve tempo (perché non era passato molto dall’ultimo sopralluogo) erano stati tirati su i muri perimetrali della costruzione e buona parte del tetto. Ovviamente, sono scattati gli accertamenti per individuare il proprietario del terreno e verificare se questo aveva ottenuto o meno i visti necessari dal Parco dell’Etna e dal Comune di Bronte. Capito che la costruzione era totalmente abusiva, il proprietario è stato denunciato e l’immobile posto sotto sequestro. Adesso il proprietario dovrà subire il processo e dovrà anche tentare di sanare la posizione dell’immobile che rischia la demolizione. Durante lo stesso blitz le guardie forestali hanno effettuato anche decine di controlli lungo le strade, i torrenti e le periferie dei centri urbani per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e tentare di mitigare la piaga dei furti nelle abitazioni di campagna e scoraggiar i piromani che provocano incendi. Alla fine sono state elevate 4 sanzioni amministrative per illeciti vari e, soprattutto, per inosservanza del regolamento del Parco dell’Etna. Altre due persone, oltre al proprietario che ha costruito l’immobile abusivo, sono state denunciate all’Autorità giudiziaria per reati urbanistici – edilizi. I controlli continueranno, soprattutto, per impedire ai piromani di incendiare i boschi. Controlli che fino ad oggi si sono rilevati particolarmente efficaci.
Fonte “La Sicilia” del 18-08-2011