Che fine ha fatto il servizio di radiologia dell’ex ospedale di Randazzo? A domandarselo sono il sindaco, Ernesto Del Campo, e l’assessore ai Servizi Sanitari, Mario Caggegi, che hanno scritto una “sentita” lettera al direttore generale dell’Asp Giuseppe Calaciura. “Da più di tre mesi – scrivono – il servizio non effettua più alcuna prestazione, quando era stato assicurato che lo stop sarebbe stato solo momentaneo e legato alla sostituzione di apparecchiature obsolete con altre adeguate alle nuove tecnologie digitali. Nonostante gran parte della sostituzione sia avvenuta da svariate settimane, il servizio resta inesorabilmente chiuso, né se ne intravede una prossima e giusta riapertura. Si nutre la preoccupazione – continua la nota – che la temporanea chiusura sia stata e sia solo un espediente per chiudere il servizio come è avvenuto nell’ex ospedale di Linguaglossa”. “Confermo – replica il direttore Calaciura – che c’è la volontà, da parte di questa direzione, di ripristinare il servizio, ma sempre nell’ottica dell’ottimizzazione e della razionalizzazione delle risorse aziendali. In questo momento mancano le risorse per l’acquisto di un telecomando multifunzionale per eseguire tutte le indagini di radiologia tradizionale. La settimana prossima, anche per rassicurare gli utenti del territorio, il capo dipartimento di Scienze radiologiche, Vincenzo Ricceri, e il coordinatore sanitario del Distretto Catania 2, Maria Di Franco, si recheranno sul posto per effettuare un sopralluogo e per verificare sia lo stato strutturale che quello strumentale”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 25-08-2011