Il consigliere comunale di Bronte del Pdl, Thomas Cozzumbo di 29 anni, nel mirino della Procura della Repubblica di Catania a causa della realizzazione di tre edifici abusivi. Gli edifici, infatti, sono stati sottoposti a sequestro dalla Guardia forestale in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Catania, Oscar Biondi, che ha accolto le richieste dei pubblici ministeri Enzo Serpotta e Laura Garufi. Secondo gli inquirenti, gli immobili, di propietà del giovane consigliere comunale, nonchè componente della commissione consiliare urbanistica del Comune, sono stati costruiti in violazione delle vigenti norme urbanistiche e senza il prescritto nulla osta della Soprintendenza ai Beni ambientali. Si trovano in contrada Sciaranova, all’ingresso del paese, adiacenti la Strada Statale 284, nel tratto Bronte – Adrano, ad appena qualche chilometro dall’uscita sud di Bronte. Dalla strada, infatti, sono chiaramente visibili una bella casa dove pare lo stesso consigliere abiti, e un grosso capannone utilizzato dal padre di Cozzumbo per gestire una concessionaria di auto. Le indagini erano state avviate a seguito di un esposto anomino nel quale si denunziava come il consigliere comunale “grazie alla sua posizione in Comune” stava costruendo indisturbato, in una zona bene in vista, in quanto prossimo all’ingresso del paese, e in barba alle vigenti norme edilizie, tre edifici di grosse dimensioni. Così sono scattate le indagini affidate al Nucleo del Corpo Forestale della Sezione di Polizia giudiziaria, che opera alle dirette dipendenze della Procura Distrettuale, coordinato dal commissario superiore Maurizio Mazzocca. Gli investigatori sono venuti a Bronte, hanno perlustrato attentamente l’area, hanno effettuato approfonditi accertamenti presso l’Ufficio tecnico del Comune, presso la Polizia municipale di Bronte e presso la Soprintendenza, in quanto il terreno in cui ricadono gli immobili abusivi è sottoposto a vincolo panoramico paesaggistico. Alla fine, dopo aver avuto certezza che gli immobili erano stati costruiti abusivamente, hanno deciso di dare esecuzione al provvedimento di sequestro,cui ha preso parte anche personale del locale Distaccamento della Guardia forestale e Nucleo operativo provinciale dello stesso Corpo. La Procura della Repubblica però non intende soltanto punire chi ha costruito abusivamente, ma anche chi eventualmente lo ha consentito.L’indagine, infatti, è destinata ad allargarsi in quanto gli inquirenti intendono verificare le responsabilità degli organi comunali addetti al controllo edilizio: allo stato sono indagati per omissione di denunzia e per concorso nei reati edilizi conseguente all’omessa attività di vigilanza il comandante della Polizia municipale dell’epoca, Salvatore Tirendi, e il responsabile dell’Ufficio Tecnico, Salvatore Caudullo. Bronte attende con trepidazione gli ulteriori sviluppi. R.P. Fonte “La Sicilia” del 27-08-2011
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FIRRARELLO: “SONO RAMMARICATO PER QUANTO CONTESTATO AI DIRIGENTI DEL COMUNE”.
A seguito dell’indagine della Procura della Repubblica di Catania che coinvolge il consigliere comunale di Bronte, Thomas Cuzzumbo, ed i vertici del’Ufficio tecnico e della Polizia municipale, il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, dichiara:
“Prendo atto di quanto accaduto. Sono rammaricato per quanto contestato ai dirigenti del Comune, cui confermo la mia fiducia. Del resto l’ingegnere Salvatore Caudullo (dirigente dell’Ufficio tecnico) si è sempre distinto per onestà e trasparenza, al punto da essere per me una sicura garanzia nella corretta applicazione della legge e nello svolgimento delle delicate mansioni di sua competenza. Identica valutazione va fatta per il maggiore Salvatore Tirendi che in 35 anni di servizio alla guida del Corpo di Polizia municipale è stato scrupoloso garante della legge. Confermo l’assoluta fiducia nel lavoro della Magistratura, affinché venga chiarita la posizione dei soggetti coinvolti”.
E sia Caudullo che Tirendi assicurano di essere sereni ed essere pronti a dimostrare in Tribunale la loro innocenza. “In 23 anni di professione – afferma Salvatore Caudullo – non ho mai commesso reati,tanto meno ne ho commesso qualcuno adesso.Mi difenderò nelle sedi competenti, dove sono certo di riuscire a dimostrare la mia assoluta innocenza”. Il maggiore Salvatore Tirendi, non è più comandante della Polizia municipale di Bronte. Da otto mesi, infatti, è in pensione dopo 35 anni di onorato servizio: “Sono assolutamente sereno – ci dice – telefonicamente – perchè so di non aver commesso alcuna omissione nel comunicare eventuali reati. So anche – continua – di non aver aiutato alcuno a commetere reati. Appena la Magistratura deciderà di sentirmi fornirò ogni elemento utile affinchè si faccia chiarezza sui fatti. Come sempre – conclude – non ho nulla da nascondere, ne tanto meno da temere”. Nessuna comunicazione ufficiale invece da parte del consigliere Thomas Cozzumbo.
R.P. Fonte “La Sicilia” del 27-08-2011