Più di 300 ettari di terreno ricco di boschi di leccio e roverella sono andati in fumo sulle Caronie e i Nebrodi, a Randazzo. Le vedette hanno avvistato ben 6 incendi, di cui 5 sull’Etna e, appunto, quello sui Nebrodi. Il rogo ha coinvolto zone come Cannata e Raimondo e, per difendere i 4600 ettari di bosco delle Caronie, il Corpo forestale di Randazzo, coordinato dal commissario Alfredo Spartà, ha fatto intervenire tutte le squadre antincendio della zona. Sui luoghi anche il capo dell’ispettorato forestale di Catania, dott. Antonino Lo Dico che, vista l’irruenza delle fiamme e la loro vicinanza al bosco, ha fatto intervenire ben 11 mezzi aerei. Elicotteri, canadair e fire boss hanno continuato a lanciare acqua fino alle 18,30, quando il fuoco è stato dichiarato spento. “L’allarme è scoppiato intorno le 9 del mattino – spiega Lo Dico – ma non facevamo in tempo ad intervenire in un posto che la vedetta segnalava lo scoppio di altri incendi sull’Etna, in zone distantissime da noi. Sono certo che i roghi sull’Etna, sono stati appiccati per dividere le forze antincendio”. “Una giornata micidiale, sia sulle Caronie che sull’Etna – aggiunge il sindaco, Ernesto Del Campo-. Ringrazio chi è intervenuto, ma sento il dovere di alzare la voce contro questi delinquenti incendiari che stanno arrecando danno al patrimonio ambientale e alle imprese zootecniche, che nei terreni percorsi dalle fiamme non potranno effettuare il pascolo per anni”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 15-09-2011