“Il Polo sportivo di via Dalmazia a Bronte ha bisogno di lavori di manutenzione”. A sostenerlo sono i consiglieri della 4’ Commissione consiliare, presieduta da Maria De Luca e composta da Giuseppe Di Mulo, Alfio Paparo, Salvatore Proietto e Vincenzo Sanfilippo. La commissione, infatti, ha effettuato un sopralluogo negli impianti sportivi di Bronte evidenziando che sia nel campo di calcio di via Dalmazia dotato di manto erboso sintetico, sia negli spogliatoi e nell’intero Polo sportivo, campi da tennis compresi, vi sarebbero diverse carenze, a differenza delle strutture di via Palermo, via Livatino e via Omero dove le strutture potrebbero essere riprese con piccoli interventi di manutenzione. La 4’commissione adesso effettuerà una seduta con i colleghi della Commissione “Affari generali” al fine di redigere un regolamento per la gestione e la fruizione degli impianti sportivi comunali, invitando l’Amministrazione comunale ad effettuare, dove necessita, la manutenzione. “Dopo aver contratto un mutuo di circa un milione di euro per la messa in posa del manto erboso, – ci dice il consigliere Salvatore Proietto – questa Amministrazione Comunale incurante del bene pubblico non fa effettuare interventi di manutenzione per la struttura tutta ed in particolare per gli spogliatoi che sono a dir poco da terzo mondo”. “In verità – replica il sindaco Pino Firrarello – mi trovavo già al Polo sportivo quando la commissione consiliare ha effettuato il sopralluogo, appunto perché prima dei consiglieri mi sono preoccupato di verificare le sue condizioni. Il manto erboso del campo di calcio fa parte del nostro patrimonio, ce lo invidiano in molti, ed ogni volta che vedo i nostri ragazzi utilizzarlo si rafforza in me la consapevolezza che i soldi sono stati spesi bene. Certo – conclude – la crisi economica ci impedisce a volte di trovare fondi per le piccole manutenzioni, ma è solo questione di tempo. Intanto – conclude – se il consigliere Proietto vuole contribuire con la sua indennità, gli sportivi saranno grati”.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto