Rimangono stabili le condizioni del bambino di 9 anni, di Randazzo, ricoverato nel reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi nuovo di Catania, perché vittima di un gioco in casa che lo ha praticamente strangolato. In fermento, invece, la situazione all’interno del 118 di Randazzo, chiamato da un intero paese a rendere più efficienti gli interventi di Urgenza. Per questo si è svolto in ospedale un vertice informale, al quale hanno partecipato medici, infermieri, soccorritori, direttori dell’Asp ed il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo. “E’ stata l’occasione per un confronto che alla fine giudico più che costruttivo – ha affermato quest’ultimo – ho avuto contezza che le disfunzioni verificate sono state causate dalla carenza di personale e mezzi. Il Pte di Randazzo necessita del secondo infermiere e di un altro soccorritore, entrambi impiegati 24 ore su 24. Poi è necessaria l’auto medica che ha tutte le attrezzature di un’ambulanza. A Catania ne sono state destinate 12. Ci aspettiamo – dice il sindaco – che ne arrivi una qui, per consentire ad un medico di intervenire quando l’ambulanza sta effettuando un altro soccorso”. Ma se queste sono richieste che potrebbero assecondare l’Asp o la Seus che gestisce l’elisoccorso, la pista per l’elisoccorso notturno deve finanziarla la Regione. “Verissimo – conclude il sindaco – ed io ho già chiesto con un telegramma un incontro con l’assessore Massimo Russo. Se non riceverò risposte entro pochi giorni, mi rivolgerò al prefetto”. Intanto va avanti l’inchiesta della Procura di Catania sui soccorsi al bambino. Alcuni medici sono stati chiamati a recarsi nella caserma dei carabinieri di Randazzo.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 07-06-2012