L’opposizione consiliare chiede al sindaco di rispettare la legge che impone una rappresentanza femminile in Giunta e il primo cittadino invia un quesito alla Regione siciliana. E’ quanto accaduto a Maniace, dove alcuni consiglieri a distanza di un anno e 8 mesi dall’entrata in vigore della legge regionale n. 6 del 5 aprile 2011, hanno presentato una interpellanza chiedendo il rispetto dell’articolo 4 della legge che impone che “La Giunta sia composta in modo da garantire la rappresentanza di entrambi i sessi”. A Maniace gli assessori sono quattro e tutti uomini, nominati dopo le elezioni del 2010 dal sindaco che per la loro scelta ha utilizzato un criterio, diventa assessore il candidato consigliere che prende più voti, in modo da fare scegliere agli elettori la Giunta. Per questo Pinzone Vecchio, considerando il criterio adottato estremamente democratico, non volendosi privare di un assessore scelto dai cittadini, ha inviato un quesito alla Regione: “Voglio sapere – ci dice – se una legge approvata nel 2011 inficia la mia Giunta che ho scelto nel 2010 utilizzando un metodo di rappresentanza democratica sancito dalla Costituzione. Per me è come se cambiassero le regole a partita in corso. Sarebbe un peccato, infatti, revocare l’incarico a chi è stato ampiamente votato dai cittadini ed è stato costretto a dimettersi da consigliere comunale per ricoprire l’incarico di assessore. Aspetterò il responso – conclude il sindaco Pinzone Vecchio – poi mi adeguerò”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 20-01-2013