“L’Aimeri non ha pagato, la situazione è drammatica. Netturbini senza stipendio e discariche a rischio chiusura.
Non sono passati neanche due mesi da quando un incontro in Prefettura a Catania ha convinto i sindaci dei quattordici Comuni che sono serviti dalla Joniambiente a pagare parte delle proprie quote sociali per evitare lo sciopero degli operatori ecologici nei giorni delle festività natalizie, che il rischio che questi incrocino le braccia nei prossimi giorni torna in tutta la sua drammaticità. A lanciare l’allarme è il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, che ha inviato a tutti i sindaci un sms che non lascia dubbi ad interpretazioni. “L’Aimeri ambiente – scrive Rubbino nel suo messaggio telefonico – non è riuscita a pagare lo stipendio di dicembre agli operatori ecologici. La Sicula trasporti e l’Oikos (ovvero le due discariche che accolgono i rifiuti provenienti da tutti i quattordici i Comuni), minacciano la chiusura delle discariche. Se non riusciamo a recuperare le somme per far fronte anche a solo una parte dei pagamenti dovuti, nei prossimi giorni la situazione diventerà drammatica”. Poi a noi Rubbino afferma: “Purtroppo la situazione e gli argomenti sono sempre gli stessi. Ho convocato un Consiglio di assemblea per giovedì. Fra gli argomenti all’ordine del giorno c’è quello della situazione finanziaria”. “Mi rendo conto – ribadisce – della situazione economica dei Comuni, ma questi devono capire che il pagamento delle rispettive quote per l’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti deve rappresentare una priorità”. “Da decreto regionale – continua il presidente – la vita delle Ato è stata prorogata fino a settembre. Noi rispetteremo con grandissimo impegno i dettami normativi, ma sarebbe stato meglio accorciare il più possibile la fase di transizione e trasferire al più presto tutte le competenze direttamente ai Comuni, gli unici, conclude il presidente della Joniambiente – in grado di assumersi con efficacia la responsabilità della raccolta dei rifiuti nei propri Comuni”. L’assessore all’Ecologia ed ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia, però insorge: “Bronte – afferma – è in regola con tutti i pagamenti. Per esserlo ha fatto dei sacrifici, ridotto alcuni servizi ed eliminato ogni spesa considerata superflua”. “Non è possibile di conseguenza accettare qualsiasi forma di disservizio causato dai debiti degli altri Comuni. Non me ne vogliano i colleghi assessori ed i sindaci, ma giovedì chiederò il rispetto del principio che prevede che nei Comuni in regola con i pagamenti non si verifichino disservizi”. “Chiederò inoltre – aggiunge Petralia – che quanto deliberato venga notificato alla Prefettura. Dispiace dirlo, ma tutte le mie preoccupazioni manifestate in precedenza si stanno manifestando. E’ arrivato il momento di individuare soluzioni immediate e definitive, nell’attesa che la gestione del servizio ci venga restituita”.
Fonte “La Sicilia” del 27-01-2013