Fu accusato di estorsione e arrestato nel secondo filone dell’operazione “Trash”, che nel marzo 2008 vide i carabinieri della Compagnia di Randazzo arrestare ben 15 persone di Bronte e Maniace. Ieri è finito in carcere, su ordine di carcerazione della Procura generale della Repubblica di Catania, per scontare la pena di 5 anni e 10 mesi di reclusione. L’arrestato è Tony Galati Rando (nella foto), 27 anni, originario di Patti, nel Messinese. L’uomo è stato ritenuto responsabile, con altre 3 persone, tra il dicembre del 2007 e il gennaio 2008, di un’estorsione aggravata ai danni di un’impresa catanese che si era aggiudicata la costruzione di un edificio pubblico comunale. In pratica, Galati Rando assieme ai suoi complici contattò i responsabili dell’impresa e gli fece capire a chiare lettere che, se volevano completare i lavori in pace, non solo dovevano assumere gli operai da loro indicati, ma non dovevano protestare se questi non si fossero recati sul posto di lavoro. Oltre a ciò dovevano acquistare i materiali per completare i lavori nei magazzini dei loro amici. L’impresa non diede peso alle minacce e per questo motivo ha subito alcuni furti nel cantiere con tanto di rivendicazione. Ma i carabinieri scoprirono tutto e i malviventi finirono in carcere. Adesso la condanna e il nuovo arresto dell’uomo. L’operazione “Trash” fece luce a Bronte sulle attività di una banda vicina al clan catanese dei Mazzei detti “i carcagnusi”, che tentò di imporre all’Aimeri Ambiente, società che effettua la raccolta dei rifiuti, alcuni servizi come la riparazione dei mezzi in officine “gradite”, ma anche il noleggio mezzi e l’assunzione di finti guardiani nei depositi di Maniace.
Fonte “La Sicilia” del 18-06-2012