A seguito dell’articolo apparso martedi 5 marzo a pag 27 su questo quotidiano dal titolo “Quei bandi di gara clandestini”, il dirigente tecnico del Comune di Bronte, ing. Salvatore Caudullo, precisa: “Concordiamo in linea di principio sul fatto che tutti i bandi dovrebbero avere massima pubblicizzazione, ma la loro diffusione oggi è regolata dal d.lgs. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni, che ogni Ente locale deve rispettare. Nel caso del bando pubblicato dal Comune per l’affidamento del servizio ricovero e recupero di randagi, non superando la soglia dei 196 mila euro, non rientra fra coloro che necessitano di pubblicizzazioni sui quotidiani. Abbiamo pubblicato un bando “aperto”, rivolto alle aziende di tutto il territorio nazionale a garanzia della trasparenza rispettando la LR 15/2000”. “Anche per quanto riguarda la procedura, il Comune ha celebrato la gara dopo 22 giorni di pubblicazione del bando (7 giorni in più rispetto ai 15 previsti dal d.lgs), ha effettuato l’aggiudicazione provvisoria chiedendo alla ditta aggiudicatrice i giustificativi e le integrazioni a supporto delle reali condizioni di espletamento del servizio e ha formulato colloquio in contradditorio con i responsabili dell’impresa che hanno chiarito ogni dubbio. Questa procedura la impone la legge, ognuno di noi ha la libertà di definirla “farraginosa”, ma è legge e un ente pubblico la deve rispettare”
Fonte “La Sicilia” del 06-03-2013