«Nessuno dei 14 Comuni ha ancora versato la quota di febbraio. Questa è oggi la situazione». E’ l’amaro commento del presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, che nel rispetto di un deliberato dell’assemblea dei soci dell’Ato, (che sono i sindaci dei Comuni che vanno da Bronte fino a Riposto), attende che questi versino le mensilità dei propri Comuni, permettendo alla Joniambiente di pagare l’Aimeri Ambiente e conseguenza, gli stipendi degli operatori ecologici. Se questo non accadrà prima del 15 marzo è ipotizzabile che i lavoratori tornino a manifestare come hanno fatto fino a qualche giorno fa. «Già venerdì scorso – afferma Rubbino – il Collegio dei liquidatori che presiedo ha deciso di convocare l’assemblea dei soci per mercoledì 20 marzo prossimo. Tre i punti all’ordine del giorno: la rescissione del contratto con la Aimeri Ambiente, la proposta del Comune di Bronte che chiede di pagare direttamente i propri operatori ecologici e infine la situazione debitoria dei Comuni che fanno parte di quest’Ato. Ricordo che l’unico organismo che può autorizzare i Comuni a pagare direttamente i propri operatori ecologici è l’assemblea dei soci dell’Ato, quindi i sindaci.» «E io come presidente – conclude Rubbino -, vista la richiesta ufficiale, ho subito convocato l’assemblea». A Bronte attendono con trepidazione l’esito di questa riunione, ma anche con preoccupazione l’arrivo del 15 marzo, temendo nuovi stati di agitazione dei lavoratori: «Mi domando se non sia il caso di anticiparla l’assemblea dei soci – afferma l’assessore all’Ecologia ed Ambiente del Comune Biagio Petralia – il 15 marzo è alle porte e già cominciamo a sentire gli echi di un’altra possibile protesta degli operatori che non ricevono lo stipendio con puntualità. Per me sarebbe il caso di riunire i soci in assemblea permanente fino a quando il problema non viene risolto. Noi abbiamo già pronta la quota di febbraio, ma non vorremmo essere ancora una volta gli unici a pagare. Con tutti i soggetti che compongono l’Ato è arrivato il momento di istituire un tavolo tecnico permanente. Non è possibile ogni mese dovere affrontare la stessa identica emergenza». Intanto il segretario provinciale della Confsal, Antonio Santonocito, si allea con Petralia e chiede che l’Aimeri eroghi gli stipendi solo agli operatori ecologici dei Comuni che sono in regola con i pagamenti.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 13-03-2013