Tornano prepotentemente i riflettori sull’ospedale «Castiglione Prestianni» di Bronte. I deputati regionali Gino Ioppolo e Nello Musumeci hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore regionale alla Salute, per chiedere che non venga soppresso il “punto nascite” del presidio ospedaliero. Oltre a ciò il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, domani mattina alle 9 incontrerà il commissario straordinario dell’Asp 3 di Catania, Gaetano Sirna, per affrontare alcune emergenze e chiedere un generale potenziamento della struttura ospedaliera.
«Affronteremo – afferma il sindaco di Bronte – non solo i problemi che riguardano i reparti di Ostetricia e Ginecologia, ma il funzionamento dell’intero ospedale. E’ accaduto, infatti, che un paziente urologico è stato costretto ad un rischioso trasporto all’ospedale di Acireale per una banalità. Non è possibile che in un ospedale di montagna come quello di Bronte possano accadere cose simili. L’unità operativa di Chirurgia, ed il Pronto soccorso sono senza personale ed è una lacuna che va presto colmata. Esiste una condizione generale dell’ospedale che va rivista. Il Punto nascite noi lo abbiamo sempre difeso. Ben vengano quindi – conclude il sindaco – le iniziative da tutte le parti politiche. La popolazione ha diritto ad essere curata efficacemente non solo a Bronte, ma in tutta la Sicilia che merita ed ha bisogno di una Sanità migliore». E l’interrogazione di Ioppolo e Musumeci chiede alla Regione la rivisitazione del decreto dell’assessore regionale della Salute del 2 dicembre 2011, che ha disposto il «riordino e la razionalizzazione della rete dei punti nascita», prevedendo la chiusura di quelli che abbiano un numero annuo di parti inferiore a cinquecento. Un provvedimento che – secondo i due deputati – provocherebbe un progressivo depauperamento del presidio ospedaliero brontese, anche alla luce della riduzione dei posti letto dell’ospedale, da 140 a 100, disposto con un precedente decreto. Nell’interrogazione si chiede, poi, di ripristinare l’unità ospedaliera di Urologia e il numero di posti letto di Ortopedia, pure questi recentemente ridotti, di potenziare il servizio di Pronto Soccorso e gli annessi laboratori diagnostici e, infine, di stabilire un numero di posti letto totale non inferiore a 120 unità, requisito essenziale per mantenere l’intero presidio ospedaliero di Bronte.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 13-03-2013