Venerdì pomeriggio fede, devozione, dogma e folclore a Bronte si fonderanno, coinvolgendo tutta la cittadina e gli abitanti dei paesi limitrofi, nella suggestiva ed emozionante “Via Crucis” del Venerdì Santo. La processione, organizzata con il concorso di tutte le confraternite di Bronte, si sviluppa secondo una successione che ripercorre i momenti più drammatici della crocifissione. Alle 16 e 30 dalla chiesa della Madonna del Riparo esce il Cristo crocifisso, mentre più avanti, presso la Chiesa dei Cappuccini, s’inserisce l’urna con il Cristo morto. E’ circa un’ora dopo però l’inizio vero e proprio della processione, quando, davanti alla chiesa della Matrice, esce la statua della Madonna Addolorata portata in spalle dai fedeli. Le emozioni aumentano in piazza Gagini, dove, davanti al Santuario dell’ Annunziata, confluiscono la confraternita di Gesù e Maria con la Statua del Cristo alla Colonna portata a spalla da molti giovani, senza scarpe, inneggianti ed imploranti la divina misericordia. La processione è caratterizzata anche da una rappresentazione vivente della passione del Cristo legato e trascinato dalla violenza dei soldati romani e del Cristo curvo, che porta la croce aiutato dal piccolo cireneo. Il momento più emozionante intorno le 21 in piazza Gaggini quando, in mezzo ad una folla straripante, si vivrà l’incontro evangelico tra Gesù e sua Madre. “Questa processione – afferma il sindaco Pino Firrarello – infonde realmente quella tristezza e quello strazio che solo nel giorno del Venerdì santo è possibile percepire. Bronte è una cittadina estremamente religiosa e durante questa processione la devozione si manifesta in tutta la sua grandezza”.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto
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