Giù l’ultimo diaframma di roccia nella galleria Madonna della Vena 1, ovvero la galleria rimasta da completare nel nuovo tratto Bronte-Adrano della Ss 284. Adesso i lavori sono veramente agli sgoccioli. Per mesi ruspe e caterpillar hanno scavato dentro la dura roccia per creare il varco necessario, ora che anche l’imbocco nord della galleria è stato liberato, il grosso dei lavori è alle spalle come confermano i tecnici. «Pensiamo – afferma l’ing. Giuseppe Musotto della Cogip Pavesi, ovvero il raggruppamento di imprese che sta eseguendo i lavori – di completare l’opera ormai in una decina di giorni». Ed in effetti è così. Adesso bisognerà soltanto effettuare i lavori di rifinitura della galleria ed asfaltare l’ultimo tratto di strada ancora in terra battuta, ovvero quello in prossimità dell’abitato di Bronte. L’altro tratto, quello ancora non aperto al transito, ovvero quello che dalla galleria artificiale Ciapparo si spinge verso Adrano, infatti, è ormai asfaltato e pronto per essere aperto al transito. Manca soltanto il collaudo da parte dell’Anas, che probabilmente arriverà entro il mese di aprile. Chi oggi percorre la Bronte-Adrano, infatti, si rende conto che il tratto centrale inaugurato nel mese di luglio è percorribile, mentre quelli esterni in prossimità di Bronte e quello che s’innesta nella vecchia strada ammodernata negli anni 80, sono da completare. In verità, quest’ultimo è già pronto ed attende solo il collaudo per essere reso transitabile. Chi non vede l’ora di percorrere la nuova strada per intero è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che nelle vesti di senatore ha fatto finanziare e realizzare l’opera, considerandola fondamentale per lo sviluppo dell’intero territorio. «Inseguo l’ammodernamento di questa strada dai tempi di Gullotti e Scalia – ha affermato Firrarello – finalmente vediamo cancellare il vecchio e tortuoso tracciato borbonico. Questa nuova strada rappresenta la svolta che siamo riusciti ad imprimere nelle politiche della viabilità di questo territorio, convincendo il Governo centrale ad investire per avvicinare il versante nord dell’Etna a l’area metropolitana. Non è stato facile – conclude – e l’impegno è durato anni, ma alla fine il mio lavoro ha pagato. E presto si procederà con il secondo lotto dei lavori della statale nel tratto vicino Adrano».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 16-04-2013